BAULI: “MIGLIORA IL CLIMA DI FIDUCIA” La rilevazione di giugno fa segnare un rialzo della produzione (+2,7%) L’occupazione mantiene un trend in leggera crescita. Elezioni più vicine

“A Verona la ripresa si sta affacciando già da qualche tempo. In particolare in questa ultima indagine la decisa risalita della produzione si accompagna a un miglioramento del clima di fiducia che si concretizza in una maggiore propensione agli investimenti e in un’attenzione particolare alle risorse umane”. Si dice fiducioso Michele Bauli, il presidente di Confindustria-Ve­rona, presentando la Trime­strale. La rilevazione di giugno conferma l’andamento positivo rilevato a marzo con la produzione che segna un +2,17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un dato che si riverbera anche sull’utilizzo della capacità produttiva che per tre imprenditori su quattro è normale o soddisfacente con il portafoglio ordini che permette al 77% delle aziende una prospettiva di lavoro a medio e lungo termine. In forte crescita gli indicatori commerciali di vendite e ordini con il mercato italiano che registra un +2,04% quello UE che arriva a +5,14%, e il mercato con i Paesi extra UE segna un +3,05%. Gli ordini a +2,42%, lasciano intuire prospettive positive. Continua la spinta sugli investimenti con l’82% degli imprenditori che li dichiarano in aumento o stazionari. L’ occupazione mantiene un trend positivo in leggera crescita rispetto alla rilevazione precedente, indicando una variazione che si fissa a +1,04% e che si mantiene positiva in previsione per il terzo trimestre dell’anno. Il comparto dei servizi conferma una situazione di crescita stabile. “Tra i nostri nuovi servizi”, aggiunge Bauli, “l’interesse maggiore lo stanno suscitando WE, la piattaforma per il Welfare aziendale che abbiamo realizzato per i nostri associati e People volto allo sviluppo delle risorse umane e della figura HR all’interno delle imprese. Nell’ott­i­ca di reperimento di liquidità grande interesse lo confermano i servizi legati alla diffusione e supporto nell’utilizzo degli strumento agevolativi e creditizi disponibili oltre che degli incentivi fiscali in particolare legati al piano Industria 4.0”. Ma per Bauli “il futuro è di difficile interpretazione per gli scenari internazionali e interni con le elezioni ormai vicine”.