“Per avere risposte da Zaia occorre andare su Facebook, perché in Consiglio continua a non metterci mai piede. Dal bollettino-propaganda odierno abbiamo appreso che la Regione attiverà una commissione ispettiva per il caso del citrobacter nell’ospedale di Borgo Trento: meglio tardi che mai, il primo caso risale a novembre 2018 e purtroppo non è rimasto isolato. Perché in questo anno e mezzo non è stato fatto niente?”.
È quanto chiede in una nota la consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon con il collega Graziano Azzalin e il capogruppo Stefano Fracasso dopo l’annuncio odierno del presidente della Regione su una commissione ispettiva sul ‘batterio killer’ che ha provocato la morte di alcuni bambini nel nosocomio veronese. “Nei giorni scorsi ci eravamo attivati per chiedere a Zaia di riferire in commissione Sanità, anziché durante gli aperitivi a base di ciliegie con Salvini. Ogni giorno si annunciano iniziative da Marghera, ma questo non salva da ritardi e responsabilità politiche. Bene che adesso si voglia istituire la commissione, speriamo solo di non dover attendere un altro anno prima di passare dalle chiacchiere ai fatti”.
Molto critico anche il consigliere dei 5 Stelle Brusco. “La strage di neonati per un batterio killer nell’ospedale per bambini di Verona, andava avanti ormai dal 2018. Oggi Zaia si straccia le vesti e chiede venga fatta luce nomina una commissione d’inchiesta, ma nel faro ammette che la Sanità regionale è fuori controllo. Se proprio vuole dimostrare di voler intervenire sull’accaduto, comunichi di aver attivato il servizio ispettivo regionale. Solo lui può farlo, anche subito. Il resto è – come al solito – fumo negli occhi.
Non c’è un sistema di monitoraggio centralizzato, le ulss amministrano per conto loro ,non circolano informazioni e l’assessorato non sa nulla. Esattamente ciò che si è verificato anche per le morti da covid nelle Rsa. Quindi, quando parla dei numeri, dei risultati della sanità regionale, il governatore di cosa parla?
Di fronte all’orrore di morti assurde in maternità, cioè dove le misure di precauzione dovrebbero essere massime, chi ora dice “voglio sapere”,nasconde la responsabilità di non aver saputo fin dall’inizio”, conclude il suo intervento il consigliere Brusco.
Zaia: “Voglio sia fatta luce sull’accaduto”
“Ho chiesto che si istituisca una commissione ispettiva per la vicenda del ‘citrobacter’ a Verona (che ha portato alla morte di alcuni bambini di pochi mesi al punto nascite di Verona)”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi al punto stampa.
“C’è già una commissione nominata dall’Azienda Sanitaria, però io sono convinto fortemente che ci debba essere una Commissione regionale per chiarire fino in fondo la vicenda del batterio killer: in cui si è avuto un primo caso nel novembre 2018 per poi avere tutto un susseguirsi di casi fino alla scorsa primavera. Ci sarà da capire bene tutta l’evoluzione di questo batterio rarissimo nelle infezioni ospedaliere, ma che purtroppo esiste”, ha spiegato
Zaia.
Il primo caso di bambino infettato da citrobacter a Borgo Trento risalirebbe al novembre 2018, Il batterio al momento avrebbe provocato la morte di tre bimbi e lesioni al cervello in altri quattro piccoli. Per questo il reparto neonatale di Borgo Trento è stato chiuso.