“Dati ufficiali Eurispes e Istat parlano di un’Italia sempre più contraria alla caccia e di un numero di cacciatori costantemente in calo. Senza contare l’inquinamento provocato dal piombo dei bossoli lasciati nei boschi e le vittime umane provocate da questa ignobile attività. E’ ora di finirla. Bisogna annullare il provvedimento di proroga alla chiusura della stagione venatoria il prossimo 10 febbraio, smettendo così di fare regali inutili ai cacciatori”. Animalisti Italiani Onlus, Enpa, Lav, Lndc, Oipa e Aida&A si schierano compatte contro la decisione del presidente della Regione Veneto Luca Zaia di posticipare la chiusura della caccia che, così come in altre 9 regioni italiane, non si fermerà il 31 Gennaio. “Non riusciamo a comprendere i motivi di questa scelta– commenta il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale – assolutamente in contrasto con quelli che, attualmente, sono i numeri della caccia in Italia. Il Rapporto Eurispes del 2016 indica che il 68,5% degli italiani è contrario a questa pratica e i dati forniti da Istat e Federcaccia danno in costante diminuzione il numero dei cacciatori che, negli ultimi 10 anni, è calato del 60% in rapporto alla popolazione italiana. Ciò nonostante, il presidente Zaia decide di fare l’ennesimo ingiustificato regalo ai cacciatori. Per questo abbiamo scritto a Zaia e altri suoi 9 colleghi affinché compiano una scelta coraggiosa e socialmente sensibile: annullare la proroga alla chiusura della stagione venatoria in corso e fissare lo stop definitivo al 31 gennaio, mettendo così la parola fine a questa pratica ormai in declino inarrestabile. I cacciatori dimostrano di non avere alcun rispetto per l’ambiente e per la salute di uomini, donne e bambini.