Botta e risposta tra il parlamentare di Fratelli d’Italia ed ex assessore Marco Padovani e l’Amia sul disservizio del porta a porta in alcune zone della città.
Padovani era intervenuto “alla luce delle numerose segnalazioni ricevute in questi giorni” per sottolineare “il servizio di ritiro inefficiente del porta a porta in tutta la città”. E aggiungeva: “Ci si aspettava un vero cambio di passo, come promesso dall’Amministrazione Comunale, con l’insediamento del nuovo presidente di Amia. Tuttavia, dopo due anni, non c’è stato alcun miglioramento significativo come promesso dagli attuali assessori. Le segnalazioni di disservizi sono purtroppo tantissime e coprono tutte le zone della città, con l’ottava circoscrizione che rappresenta un esempio lampante delle criticità riscontrate. È essenziale che l’Amministrazione affronti questi problemi con urgenza e mantenga le promesse fatte ai cittadini perché finora hanno solo vissuto di rendita”, concludeva Padovani.
L’Amia, gestita ora dal presidente Bechis, ha diffuso per tutta risposta gli ultimi dati per confermare che “il cambio di passo c’è stato”.
Vediamo. “Nel periodo che va da gennaio a luglio del 2022, il totale delle mancate prese su tutta l’area PAP è stato di 1505, di cui 386 sul territorio dell’ottava circoscrizione”, afferma Amia in una nota.
“Numero che è sceso sensibilmente nell’anno successivo: 1444 in totale di cui 351 in ottava circoscrizione. Nel 2024, sempre da gennaio a luglio (dato ad oggi 9/07), le mancate prese sull’intera area PAP sono state 922, di cui 177 in ottava circoscrizione: una netta diminuzione anche tenendo conto che mancano circa tre settimane alla fine del mese, conteggiato invece intero negli altri anni. Per ovviare a ciò, scindendo in settimane, la media delle mancate prese nel 2022 si assestava a 50 in area PAP. Numero quest’ultimo che nel 2024 scende a 34 – lo 0,018 del totale delle prese a Verona – mentre in ottava circoscrizione si passa da 12,8 a settimana (nelle 30 settimane del 2022) a 6,5 (lo 0,014%) a settimana (nelle 27 settimane del 2024)”.
“Le utenze interessate dal Porta a porta sono 34mila a Verona e 8mila in ottava. Il numero massimo delle prese all’anno (ipotizzando che tutte le utenze abbiano sempre materiale esposto) è di 5.168.000 a Verona e 1.216.00 in ottava”, conclude Amia.
Il lavoro di miglioramento non è finito qui, però.
“Si tratta quindi di numeri diminuiti di molto ma rimangono comunque come dato di fatto e importante nonché positivo punto di partenza per tendere a ulteriori e più significativi miglioramenti nell’ottica del lavoro titanico che aspetta Amia a partire dai prossimi mesi con l’estensione del sistema di raccolta combinato, destinato a diffondersi in tutta la città (ad eccezione delle aree PAP e, in parte, del centro storico) entro il 2026. Un lavoro su cui occorre accelerare per far impennare la percentuale di differenziata che, a livello cittadino, è ferma da troppi anni al 52%, maglia nera in Veneto: un danno per l’ambiente e un costo per tutti i veronesi”.