“Nelle baruffe del centrodestra tra comune, azienda dei trasporti e provincia, i veronesi si attaccano al tram, pardon alla pensilina inaugurata da Tosi non si sa più quante volte. Scoprire che attendiamo il filobus per il 2022, quando se ne parla da almeno dieci anni, è sinceramente imbarazzante e umiliante per i cittadini, che devono subire un trasporto locale inefficiente e pure gli aumenti delle tariffe”. Alessia Rotta, candidato per il Pd alle elezioni del 4 marzo, va all’attacco. “Le responsabilità non sono generali e diffuse”, dice, “ma individuabili e precise. L’ex sindaco Tosi in dieci anni non è riuscito a realizzare filobus. Una responsabilità che condivide anche con questa Amministrazione e questo è un fatto. I ritardi e le inefficienze su un tema così importante sono una delle poche cose che unisce la colazione di centrodestra veronese, insieme sulla carta per le elezioni politiche ma divisa su tutto”. Secondo la parlamentare Dem “questi litigi e personalismi ci hanno già portati ad un passo dal perdere i fondi. Fu il Governo Renzi, con delibera del Cipe, a salvare giustamente il finanziamento per il filobus stanziando nel 2014 78,5 milioni di euro, anche grazie alle istanze dei deputati veronesi del Pd. Lo abbiamo fatto perché aldilà delle bandiere sarebbero stati i cittadini a perdere un sistema di mobilità sostenibile cui hanno diritto. Oggi il copione si ripete, cambia la giunta ma i ritardi sono gli stessi.”Per la Rotta, C’è bisogno di un deciso cambio di …rotta.