Si siede e inforca gli occhiali Marco Baroni. Quasi fosse un messaggio. Occhi puntati solo sulla Salernitana, tutto il resto non conta. Ultimo atto del 2023 per l’Hellas che al Bentegodi riceve la visita dell’ultima della classe, il secondo spareggio salvezza consecutivo per i gialloblù dopo quello con il Cagliari di sabato scorso. I temi sono tanti. Da quello tattico, sarà ancora 4-2-3-1, a quelli meno sportivi, la chiusura della curva Sud. Ma il linguaggio del corpo, le stesse parole sono evidenti. Tutto quello che non ha a che fare con la partita, che sfugge via dal match a Baroni non interessa. Fa spallucce al mercato, allontana anche la gara con il Cagliari e le sensazioni positive del ritorno alla vittoria. Solo Salernitana per Marco Baroni. “La vittoria col Cagliari è già dietro le spalle – afferma l’allenatore – e questa nuova sfida l’abbiamo preparata nel migliore dei modi. Mancherà Duda, un centrocampista per noi importante, mentre rientrerà Folorunsho come Faraoni e Magnani. Avremo quindi qualche scelta in più. Lavoriamo sempre per crescere. La squadra adesso ha un suo credo, è compatta nel modo di stare in campo, con maggiore coesione e distanze”. Se il Verona è reduce da un’affermazione importante anche la Salernitana nell’ultimo turno di campionato ha dato una dimostrazione significativa, raggiunta solo nel recupero dal Milan. “La Salernitana sta bene e ha un ottimo organico. Verrà a giocarsela con vigore, ma noi dovremo dare e spendere tutto. Occorrerà furia agonistica e compattezza. E non conta se ora la Salernitana è ultima. La classifica bisogna guardarla alla fine, non ora. Hanno fatto buone prestazioni, possono mettere in difficoltà chiunque, ma noi sappiamo che non possiamo sbagliare partita. Torno a ripetermi ma devo ammettere che ora la squadra crede nel lavoro ed in quello che fa. Dobbiamo incrementare e migliorare. Mi aspetto ancora di crescere. La squadra è unita, ha voglia ed è determinata. La capacità di essere squadra va poi alimentata di partita in partita. Questo sistema di gioco che abbiamo intrapreso da qualche gara ci ha dato più equilibrio, sia offensivo che difensivo. Ma la strada è ancora molto lunga e ricca di insidie”. Quelle le possono portare il campo ma anche il mercato che in questo periodo dell’anno mette sempre in crisi gli allenatori. Un tema che Baroni non ama ma al quale non si sottrae. “Il direttore e la società sono attente al mercato, io devo pensare solo al campo, tenendo la squadra dentro il lavoro. È una sessione di mercato che un allenatore non apprezza, ma da professionisti bisogna convivere con questa realtà”. Ma per pensare al mercato ci sarà tempo. All’orizzonte c’è la Salernitana, che come ammette testualmente Baroni è “una partita da non sbagliare”. Battere i campani lancerebbe il Verona in una posizione di classifica francamente impensabile sino alla vigilia della gara con il Cagliari. Sei punti in due spareggi salvezza darebbero ossigeno e porterebbero grande entusiasmo e fiducia. Più che da non sbagliare, con la Salernitana è una partita da vincere.
Grandi novità sul fronte disciplinare: accolto il ricorso del Verona per la squalifica della Curva Sud che dunque riaprirà sia per la gara con la Salernitana sia per quella contro l’Empoli.
Mauro Baroncini