Il Verona è da tornato da Monza con un punto che, se non altro, ha avuto il merito di aver smosso la classifica. Che, tuttavia, rimane sempre deficitaria. Complice anche l’inattesa vittoria dell’Udinese in casa della Juventus, che ha consentito alla squadra dell’ex gialloblù Cioffi di fare un triplo salto in avanti. I gialloblù si ritrovano ora in solitaria in terzultima posizione. In piena zona retrocessione anche se, giusto dirlo, la zona salvezza dista solo due punti.
FASE DIFENSIVA OK
Nella gara disputata contro i brianzoli, allenati dal giovane, e bravo, Raffaele Palladino, uno dei giovani tecnici emergenti, la formazione gialloblù ha ritrovato una buona solidità difensiva. Soprattutto nella ripresa quando, complice anche un piccolo calo fisico, è riuscita a mantenere compatta la propria retroguardia, davanti a un Monza che ha cercato, ma senza particolare ardore agonistico, di regalare la vittoria ai propri tifosi. La coppia di centrali formata per l’occasione da Magnani e Dawidowicz ha mostrato un’ottima intesa, lasciando decisamente pochi spazi alle incursioni avversarie. A dar man forte ha contribuito anche l’inserimento di Vinagre che, schierato a inizio ripresa nell’insolita posizione di esterno alto, ha dato un’utile mano a Cabal, che nel primo tempo aveva sofferto la vivacità e il dinamismo di Birindelli.
SERDAR GRADITA SOPRESA
Il centrocampista tedesco rappresenta la più gradita sorpresa delle ultime settimane. Accantonato da Baroni dopo le prime apparizioni, dove aveva evidenziato una condizione fisica piuttosto approssimativa, Serdar ha saputo aspettare pazientemente il suo momento, sapendo che prima o poi sarebbe arrivato. Nelle ultime due gare con Napoli e Monza, utilizzato in coppia con Duda davanti alla difesa, ha messo in mostra le sue grandi doti di incontrista, abile nel chiudere spazi e recuperare palloni, ma pronto anche a far ripartire l’azione. La sua crescita diventa anche un prezioso supporto per Duda, che può dedicarsi ai compiti di regia con un pizzico di maggior tranquillità.
MANCA IL GOL
Perso Djuric, passato ironia della sorte proprio al Monza affrontato domenica all’U-Power Stadium, il compito che attende ora Marco Baroni è quello di trovare soluzioni alternative per aumentare la pericolosità in zona gol. Il ritorno di Suslov, assente contro i brianzoli perché squalificato, riconsegna nelle mani del tecnico gialloblù un’arma utile a scardinare le difese avversarie. Domenica al centro dell’attacco si è visto Swiderski, uno dei tanti ultimi arrivati. L’attaccante polacco, però, uscito nel secondo tempo per infortunio, a parte due lampi iniziali si è poi eclissato. Nella ripresa Baroni ha dato una chances a Bonazzoli, purtroppo non sfruttata a dovere dall’ex attaccante della Salernitana. In panchina è rimasto Henry che, forse, deve ancora somatizzare fino in fondo il mancato trasferimento in Belgio quando tutto sembra fatto. Il lavoro da fare, come si vede, non manca.
I NUOVI
Prosegue nel frattempo l’inserimento degli ultimi arrivati ai quali Baroni sta pian piano aumentando il rispettivo minutaggio. Per queste cose, però, serve tempo. Ma il tempo, come ha sottolineato lo stesso tecnico gialloblù, non è molto e con il passare delle giornate diventa sempre meno. E soprattutto, serve ritrovare quanto prima la vittoria. Anche in trasferta, dove non si vince dalla prima di campionato contro l’Empoli. Con i soli pareggi si fa decisamente poca strada.
Enrico Brigi