Oltre 57mila euro stanziati dal Comune di Bardolino per sostenere le attività dei centri estivi, che in queste settimane stanno accogliendo 236 bambini e ragazzi. I “Cer”, organizzati dal Servizio educativo territoriale nel capoluogo e nelle frazioni, in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Ponte”, si tengono dal 3 luglio al 4 agosto a Villa Carrara Bottagisio (a Calmasino proseguiranno fino al 18 agosto, col servizio “Resta con noi”).
«Anche quest’anno abbiamo deciso di investire una somma importante nelle attività estive che impegnano le nuove generazioni, dalla primaria in poi: siamo fra i Comuni del lago di Garda e dell’entroterra che d’estate destinano più risorse ai giovani – sottolinea il sindaco di Bardolino, Lauro Sabaini –. I centri estivi sono un servizio indispensabile per le famiglie, che compartecipano alla spesa solo in minima parte: è una scelta che portiamo avanti con convinzione, dopo aver ascoltato i bisogni dei genitori, per la maggioranza impegnati nella stagione turistica».
Laboratori, gite, giochi: le attività sono diverse ogni giorno e tarate sull’età dei partecipanti. Per coinvolgerli, gli educatori coordinati da Arianna Dalle Vedove le studiano tutte: per la prima volta, quest’anno, il “Cer” delle medie ha reso i partecipanti scienziati per un giorno. Insieme a Legambiente Verona, il 10 luglio scorso i ragazzi hanno prelevato 6 campioni di acqua in varie aree del lungolago: i risultati delle analisi, appena arrivati, dicono che le acque del lago che bagnano Cisano e Bardolino sono in buona salute, con valori che rientrano nei limiti di legge.
I due “Cer” delle primarie di Bardolino e Calmasino, invece, sempre insieme a Legambiente Verona, l’11 luglio sono andati a caccia di rifiuti: col progetto “Park litter” hanno scoperto che i rifiuti più abbandonati sono i mozziconi di sigarette, che finiscono poi nelle acque del lago.
«Questi due progetti innovativi sono un esempio di come si possano coinvolgere con passione i bambini e i ragazzi nella loro formazione, coltivando il rispetto per l’ambiente e il legame col paese in cui vivono – aggiunge l’assessore alle politiche giovanili Fabio Sala –. Ringraziamo gli educatori e gli adolescenti che sono stati formati con competenza come aiuto-animatori e si stanno impegnando per la comunità».
«In un momento storico in cui il disagio giovanile rischia di farsi più intenso, a causa degli effetti a lungo termine della pandemia, queste proposte puntano a sostenere e a incoraggiare le nuove generazioni, riempiendo di senso la quotidianità dei ragazzi e coltivando la bellezza dello stare insieme», evidenzia l’assessore al sociale, Domenica Currò.