Banks dice no a sua maestà Pelè Il prodigio del portiere inglese, che evita un gol sicuro con un autentico miracolo

In attesa di rievocare la “Partita del secolo” dell’Azteca, risolta nel secondo tempo supplementare dal piattone di Gianni Rivera, prendiamo la rincorsa con i 50 anni della “Parata del secolo”. Avvenuta sempre in quel Mondiale, che assegnò definitivamente la Coppa Rimet al Brasile e che consegnò Pelé non solo alla storia del calcio, ma alla storia. Punto.
Però: «Ho fatto più di mille gol nella mia vita, ma la gente mi chiede dell’unico che non ho segnato», ha in passato detto O’Rey riferendosi a quanto fece “ai suoi danni” Gordon Banks a Guadalajara il 7 giugno 1970, nel primo tempo della partita del Gruppo 3 di qualificazione tra Brasile e Inghilterra. Rivedere quel prodigio prima di scriverne è d’obbligo. Per rinnovare il contatto quasi estatico con uno dei gesti più belli dell’intera storia dello sport. E soprattutto per provare ad entrare nella testa e nel cuore dei due protagonisti in quel preciso momento. Perché Pelé aveva urlato già di gioia dopo essere andato in cielo a colpire di testa con forza un cross dalla destra di Jairzinho. Perché Banks era convinto di non essere riuscito, pur avendo toccato disperatamente il pallone, ad evitare il gol. Invece il boato del pubblico fu proprio per il miracolo effettuato dal portiere inglese.
Un balzo fulmineo sulla sfera, che aveva già superato quasi tutto il corpo dello stesso Banks. Quasi tutto. Tranne il braccio destro. E siccome quel tuffo doveva diventare la “Parata del secolo”, la palla toccata da Banks seguì una traiettoria stabilita dagli dei del calcio, forse l’unica possibile per scavalcare la traversa e finire sul fondo. E non nel sacco. Un intervento, quello del 32enne di Sheffield, da campione del Mondo. Perché Banks era proprio il campione del Mondo in carica, titolo conquistato in casa nel 1966 al termine della finale vinta 4-2 ai supplementari dall’Inghilterra sulla Germania.
I tedeschi si sarebbero vendicati nei quarti di Messico ’70, con un 3-2 ancora ai supplementari sulla stessa Inghilterra, prima di essere fermati dall’Italia. Il Brasile avrebbe comunque vinto quel match di 50 anni fa, grazie ad un bolide di Jairzinho nella ripresa. Pelé, in finale contro gi azzurri di Valcareggi, avrebbe ripetuto uno stacco imperiale ben sopra la testa di Burgnich. Siglando, questa volta, l’1-0 preludio al 4-1 definitivo e trionfale.