BANCO BPM STOP AGLI AUMENTI DI CAPITALE di Achille Ottaviani

La banca centrale europea, ha deciso di stringere i tempi per togliere agli istituti di credito della UE “l’incubo” dei crediti deteriorati. Facile a dirlo, difficile farlo. Significherà portare alcuni di essi a nuovi rafforzamenti patrimoniali. Qu­esto però non preoccupa il banco Bpm. Anche se molti investitori in borsa hanno segnalato la loro preoccupazione. Il Banco infatti si trova in casa un peso come 14 miliardi di crediti deteriorati netti. L’istituto giocando un po d’anticipo ha già accelerato la vendita delle insolvenze. Sono però i risultati dei primi 9 mesi del 2017 a rendere tranquilli i vertici di Piazza Nogara, l’utile netto è salito a 52,7 milioni rispetto alla perdita di 632 milioni nel 2016. Numeri che dovrebbero tranquillizzare molti. Sui deteriorati poi, si è messo il piede sull’acceleratore. Il Banco BPM è in anticpo di 18 mesi su quanto concordato con la BCE. Quindi le paure di una parte degli azionisti sono immotivate. La fusione Banco Bpm nel suo primo anno sta dando ottimi risultati e la banca potrà finalmente camminare con le sue gambe senza nuovi e sgraditi aumenti di capitale.