Il Banco Bpm, sotto la guida di Massimo Tononi e Giuseppe Castagna, chiude il primo trimestre 2022 con una redittività a livelli record. E il miglior utile ante imposte mai registrato: 399 milioni. Anche l’utile netto sale a 199 milioni. Sono questi i dati salienti della situazione patrimoniale ed economica, al 31 marzo, del Gruppo Banco Bpm.
Nel primo trimestre dell’esercizio 2022, la fragile ripresa dall’emergenza internazionale per l’epidemia Coronavirus è stata fortemente condizionata dal conflitto in Ucraina che, dalla fine del mese di febbraio, ha generato pesanti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull’operatività delle imprese.
Il conflitto non ha avuto e non si prevede possa comportare impatti significativi sul Banco BPM correlati all’esposizione diretta del Gruppo verso la Russia e l’Ucraina. Ciò, in quanto tale esposizione è estremamente limitata essendo pari a meno dello 0,1% del totale delle attività per cassa e dei crediti di firma.
Nel corso del trimestre il Gruppo ha proseguito nel processo di derisking ponendo le basi per la realizzazione di una significativa operazione di cessione di posizioni deteriorate (cosiddetta “Operazione Argo”) che ha per oggetto un portafoglio per un’esposizione complessiva lorda pari a circa € 700 milioni.
Infine, nel mese di aprile, si è conclusa l’emissione di uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a € 300 milioni, riservata ad investitori istituzionali.
Nell’ambito del processo di razionalizzazione del portafoglio partecipazioni intrapreso negli ultimi anni dal Gruppo si inserisce l’operazione di cessione a Banca Popolare di Sondrio S.p.A., conclusa nel mese di marzo, della partecipazione pari al 39,5% del capitale sociale detenuta in Factorit S.p.A., ad un corrispettivo di € 75 milioni, in linea con il valore di iscrizione nel bilancio consolidato.