Ogni gesto di solidarietà conta. E quanti ne ha compiuti il Banco Alimentare in 30 anni di attività? Difficile quantificarli, ma quel che è certo è che meritassero la settimana di festeggiamenti ed eventi che si è infatti tenuta settimana scorsa e si è conclusa sabato. L’organizzazione, fondata nel 1993 da Guido Biondani, ha attraversato tre decenni di impegno nella lotta alla fame e allo spreco alimentare, distribuendo 93.486 tonnellate di cibo, l’equivalente di 5.194 autoarticolati, che hanno fornito 187 milioni di pasti a coloro che ne avevano bisogno. La celebrazione dei 30 anni del Banco Alimentare del Veneto è stata un tributo ai veri protagonisti di questa storia: i volontari, le organizzazioni partner, gli amici del mondo sociale e imprenditoriale e le autorità che hanno sostenuto l’associazione sin dalla sua fondazione. Una serie di eventi diffusi nel territorio ha avuto luogo dal 25 al 30 settembre, ciascuno in una provincia diversa, concludendosi a Verona, dove tutto è iniziato. L’evento di chiusura a Verona ha attirato oltre trecento volontari e rappresentanti delle organizzazioni partner, tra cui associazioni, parrocchie, mense, Caritas e altri. La giornata è stata inaugurata da una Messa celebrata da monsignor Giuseppe Zenti, vescovo emerito di Verona, seguita dagli interventi dell’assessore al Terzo Settore del Comune di Verona, Italo Sandrini, e della presidente del Banco Alimentare del Veneto, Adele Biondani. Monsignor Zenti ha sottolineato l’importanza dell’opera del Banco Alimentare, evidenziando che essa è guidata da un profondo amore e da un desiderio di servire gli altri con umiltà. L’assessore Sandrini ha sottolineato l’efficacia e l’importanza di combattere lo spreco alimentare, assicurando che il cibo distribuito alle persone bisognose sia di alta qualità. Adele Biondani ha sottolineato l’importanza degli “incontri” che hanno caratterizzato la storia del Banco Alimentare, da Danilo Fossati e don Luigi Giussani, ai fondatori, fino agli attuali volontari e sostenitori. Ha ribadito l’impegno dell’associazione a proseguire la lotta contro la fame e lo spreco alimentare. Oltre a celebrare il passato, il Banco Alimentare del Veneto guarda al futuro, preparandosi per la Giornata nazionale della Colletta alimentare che si terrà il 18 novembre. L’organizzazione sta compiendo sforzi straordinari per aiutare coloro che sono in difficoltà e per contribuire a ridurre l’impatto ambientale, evitando il rilascio di emissioni di CO2 attraverso il recupero e la redistribuzione di cibo in eccedenza. Il Banco Alimentare del Veneto è parte di un network di 21 Organizzazioni Banco Alimentare regionali guidate dalla Fondazione Banco Alimentare. Con 6 dipendenti e 214 volontari, l’organizzazione copre il territorio del Veneto, Mantova e dispone di magazzini nelle sedi di Verona e Padova. Nel 2022, ha aiutato 84.600 persone attraverso 451 organizzazioni partner. Questi trent’anni di impegno del Banco Alimentare del Veneto sono un segno tangibile della solidarietà e della generosità della comunità veneta. Con la prossima Giornata nazionale della Colletta alimentare, l’organizzazione continua la sua missione di aiutare coloro che sono meno fortunati e di ridurre lo spreco alimentare, dimostrando che ogni gesto di solidarietà conta.
Stefania Tessari