Tutti potevano e dovevano fare una figura decisamente migliore. E invece il “caso Balotelli” ha tirato fuori il peggio da chiunque. L’attaccante bresciano, dopo aver fermato il gioco e scagliato il pallone in curva Sud in segno di protesta, l’indomani ha fatto marcia indietro dicendo che quel settore dello stadio non c’entrava nulla e che in realtà ce l’aveva coi quattro deficienti – venti secondo il giudice sportivo – che sedevano dalle parti della tribuna Est. Balotelli è arrivato perfino a dichiarare alle “Iene” (servizio comunque di parte, ma c’era da aspettarselo) che ha trovato simpatici gli sfottò dei “butei” della curva, e insomma, vien da pensare che lui stesso si sia accorto di aver esagerato e si sia prodigato in un tardivo ravvedimento operoso. Ovviamente i primi colpevoli sono i beceri che gli hanno dedicato il verso della scimmia, lo ribadiamo, per quanto nessuno dal campo, e nemmeno in tribuna, si fosse accorto di nulla. E però qualcosa c’è stato, chi continua a negarlo nega la realtà. Gli unici a udire distintamente gli ululati, comunque, sono stati gli ispettori della Figc i quali evidentemente hanno l’orecchio parecchio fino. La Federazione, trovatasi nel marasma più totale, ha squalificato per un turno il settore Est, in realtà frequentatissimo da famiglie e dunque c’è andata di mezzo la stragrande maggioranza dei veronesi che mai si sognerebbe di lasciarsi andare a comportamenti razzisti.
E però la Figc non poteva chiudere la curva, dato che i colpevoli sono stati individuati altrove. Peraltro, nel testo che motiva la chiusura parziale dello stadio, si legge che la Curva, mentre il settore Est insultava Balotelli, al contrario applaudiva il calciatore bresciano: gli ispettori non si sono nemmeno resi conto che erano cori ironici di scherno, non certo di incitamento. Ma tant’è. Il capo del nostro pallone, Gravina – un altro che ha sbagliato – si è auspicato che Balo venga convocato presto in nazionale, come se la maglia azzurra possa essere vestita per meriti extra calcistici, così, come un feticcio politico. La curva Sud non è stata chiusa, dicevamo, ma il presunto capo (che non realtà non lo è affatto), Luca Castellini, a causa delle sue frasi deliranti su Hitler e tutto il resto è stato allontanato dal Bentegodi fino al 2030 dal presidente Setti (forse l’unico che non ha commesso errori): insomma, Castellini potrà rientrare allo stadio in età pensionabile. La Sinistra, cittadina e non, toppando alla grande ha subito incolpato dell’accaduto il sindaco Sboarina e i suoi fedelissimi, i quali sarebbero stati assolutamente estranei a questo Circo Barnum se solo non avessero presentato una tragicomica mozione per chiedere i danni di immagine al puntero del Brescia, il quale non si capisce per quale motivo dovrebbe essere incriminato, ma neppure inquisito, dato che per una volta non ha detto nulla di offensivo nei confronti dei supporter gialloblù e della città. Siamo oltre la realtà. Non era mai accaduto nella storia di un Comune italiano che si arrivasse a tanto. E invece, ancora una volta, i nostri amministratori hanno fatto volare Verona in alto.