Giù il cappello, davanti a quelli come Silvio Baldini. L’ex allenatore del Chievo (sostituì un certo Malesani, ricordate?) ha portato in serie B il Palermo, dopo essere subentrato a campionato in corso.
Un’autentica impresa che rilancia il tecnico toscano, uno di quelli che, dal calcio, ha avuto certamente meno di quanto avrebbe meritato. Baldini era finito fuori dai grandi giri, al punto che tre anni fa, decise di allenare (gratis) la Carrarese, la squadra della sua città. “I soldi non sono tutto, nella vita” disse.
Sempre stato fuori dagli schemi, Silvio Baldini. Basta guardarlo in campo, dove assiste al match senza strapparsi i capelli. Basta ricordare alcune sue “tirate” ai tempi del Chievo.
Uomo di principi, Baldini. “A me interessa la felicità della mia famiglia, del resto, posso anche fare a meno”, una delle sue frasi cult. L’ha ripetuta anche nei giorni scorsi a tutti quelli che gli chiedevano come stesse vivendo la vigilia.
Pronto, Baldini, a dare via libera al suo bomber Brunori, che aveva fissato la data delle nozze esattamente due giorni prima del match decisivo. “Io penso alla felicità del ragazzo, il calcio non è tutto. Se lo tratteniamo qua, avremmo rispettato le regole del calcio, ma avremmo un ragazzo triste”.
Così, Brunori è andato, si è sposato, è tornato in ritiro e ha pure firmato il gol decisivo. E Baldini, che ha detto, alla fine?
“Io non ho fatto niente, era già tutto scritto.Io sono solo una goccia nel mare, non datemi meriti che non ho. A me piace pensare che oggi la mia famiglia sia più felice, questa è la cosa che mi interessa di più”.
Il solito Baldini, insomma. L’uomo che ora Palermo adora, anche per quell’apparente distacco, che fa parte del suo modo di essere allenatore. “Io sono così” ha sempre detto. “Non cambierò mai per piacere a qualcuno, voglio essere in pace con me stesso”.