Bagnini nelle spiagge libere: impensabile Il sindaco di Garda Davide Bendinelli: “Più di così non possiamo fare per i bagnanti”

All’indomani della tragedia che ha visto una ragazza di vent’anni, Anna Lorenzi, perdere la vita nelle acque del Garda, a pochi metri dalla riva della spiaggia del Corno, parla il sindaco Davide Bendinelli. Dalle fila della minoranza consiliare è arrivata infatti in forma di mozione la richiesta di predisporre un “piano comunale balneare” che preveda un “servizio di assistenti bagnanti a tutela della pubblica incolumità nelle spiagge libere”.
“Quella che è successa sabato è una tragedia incredibile”, dice il Sindaco “e siamo vicini alla famiglia in questo terribile dolore. Capisco che oggi si parli di come scongiurare il ripetersi di fatti del genere, è giusto però sottolineare due cose. Da un lato che nelle spiagge libere, proprio perché tali, non esiste un servizio di assistenza ai bagnanti. Non esiste a Garda ma in nessun’altra spiaggia d’Italia. Altrimenti diventerebbero private. Stabilimenti. In secondo luogo la spiaggia del Corno non ha criticità in termini di sicurezza. Quel tratto di lago è’ al riparo da qualsiasi corrente e abbiamo posizionate delle boe proprio per tutelare i bagnanti dal passaggio di barche e motoscafi. Cosa possiamo fare di più?”.
Secondo Bendinelli, sarebbe addirittura impossibile realizzare il servizio. “Si tratta di uno specchio d’acqua di circa 60 mila metri quadrati. Quanti bagnini servirebbero? Cinquanta? Cento?”. “Tutto quello che può essere fatto in termini di prevenzione e sensibilizzazione dei bagnanti lo faremo”.
La mozione presentata dalla minoranza chiede poi che vengano posizionate delle boe anche nella spiaggia sotto La Rocca, ma secondo Bendinelli in quesl tratto di costa sarebbe impossibile perché le pendici degradano in modo troppo brusco.