“Bacciga alla guida della Commissione Sicurezza? Come mettere il topo a guardia del formaggio’. Così Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, sulla nomina di Andrea Bacciga, scelta che da alcuni giorni tiene banco con interventi assortiti, da destra e da sinistra. “La parabola del consigliere comunale Andrea Bacciga si può sintetizzare con i saluti romani in aula consiliare e con la difesa dei cori nazisti della curva sud. Questo curriculum a Verona gli apre la strada per diventare presidente della I Commissione Consiliare (Sicurezza). Parliamo di una persona nota per le sue posizioni estremiste, che sta affrontando un processo per il saluto romano in aula consiliare. Che concetto di sicurezza potrà mai avere?”, chiude l’intervento Bertucco.
Sulla stessa linea i consiglieri del Pd. “Bacciga è la persona meno indicata a presiedere una commissione tanto delicata come quella sulla Sicurezza. Il perché è evidente dalle posizioni che in passato il consigliere ha preso su numerosi temi. Ricordiamo ad esempio la mozione contro la Legge Mancino, attualmente l’unico strumento contro i crimini d’odio a sfondo razziale, etnico o religioso. Ricordiamo la mozione che sollecitava il Sindaco ad intervenire per cambiare il Trattato di Dublino sui profughi e migranti, oppure la donazione di libri cari alla destra radicale alla biblioteca comunale. Al contrario, da parte del Consigliere Bacciga non riusciamo a ricordare una presa di posizione di merito su nessuno dei tanti problemi che affliggono la città”.
Duro l’intervento di Infospazio 161, Assemblea 17 dicembre, Circolo Pink, Cub Verona, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Pianeta Milk. “Chiediamo allora quali siano i meriti di Andrea Bacciga che ha ricevuto in premio la presidenza della Prima Commissione consiliare, quella dedicata alla sicurezza delle/dei cittadini. Evidentemente la maggioranza politica che amministra Verona reputa meritorio esibirsi in saluti romani in aula consiliare, (fatto per il quale sta affrontando un processo) o donare libri nazifascisti alla Biblioteca Civica, invocare la censura di libri che chiedono rispetto per i diversi orientamenti sessuali”.
In piena sintonia con la scelta, invece, il parlamentare leghista Vito Comencini: “Un consigliere della Lega alla guida della Prima Commissione consiliare è una garanzia per i cittadini veronesi sul tema della sicurezza. È davvero paradossale sentire degli esponenti di sinistra parlare di sicurezza. Non sono certo nelle condizioni di dare lezioni su questo tema, forse avrebbero preferito il referente di una Ong, magari per compiacere il segretario del Pd Enrico Letta”.
Nettamente contraria anche la Buona Destra, del coordinatore Urbano. “Ci mancava solo Bacciga Presidente della Commissione Sicurezza. Stiamo parlando forse dell’esponente politicamente più imbarazzante della nostra città.Indubbiamente questa amministrazione si è caratterizzata per un certo tipo d’impronta”.
“Ma era proprio l’unica soluzione?”
Sia chiaro, nessun giudizio sulle idee, nè sul passato del consigliere comunale Andrea Bacciga, ci mancherebbe. L’unico pensiero che sorge spontaneo, dopo la sua nomina a presidente della Commissione Sicurezza, è piuttosto sull’opportunità, che ovviamente, non dipende da lui.
Sì, insomma, era proprio l’unica soluzione, questa? Era inevitabile che scatenasse tutte le reazioni he potete leggere qui. Inevitabile e scontato.
Magari Bacciga sarà il miglior presidente della Commissione Sicurezza della storia, ma forse anche lui avrebbe preferito un’altra destinazione.
A volte, ci sono scelte che innescano polemiche inutili e che si possono facilmente evitare. Questa, lo era. Perchè tenere acceso il fuoco della polemica?