La priorità della sicurezza a Verona? Le baby gang. Le parole del questore Massucci a La Cronaca di Verona nell’intervista che abbiamo pubblicato ieri sono state quanto mai profetiche: proprio di una ennesima aggressione da parte di ragazzi in pieno centro si sono dovute occupare le Volanti: gli agenti sono riuscit a individuare i responsabili. Ma cosa era accaduto? In via Roma sabato scorso un giovane era stato aggredito e rapinato da un gruppo di coetanei. Infatti verso le 17 sei giovani avevano raggiunto alle spalle un ragazzo in via Roma per poi spintonarlo, colpirlo al volto con dei pugni e strappargli dal polso un bracciale. Dopo la rapina i giovani si erano dileguati con la refurtiva verso Piazza Bra, ma tre di loro stati riconosciuti e identificati, mentre sono tuttora in corso le indagini volte all’individuazione di eventuali ulteriori responsabili. Secondo quanto accertato dagli agenti delle Volanti, la domenica precedente i giovani avevano avuto una discussione con la vittima all’interno di una discoteca, a seguito della quale alcuni degli aggressori erano stati allontanati dal locale. Una dimostrazione evidente anche in questo caso della realtà fotografata dal questore Massucci nell’intervista: prevale tra alcuni giovani il fascino della violenza e del regolamento di conti in strada, una fascinazione che dilaga nelle baby gang formate da veronesi e da stranieri, un problema culturale difficile da estirpare se non con un’azione congiunta, dice il questore, di tutte le istituzioni affinché i giovani capiscano il valore delle conseguenze cui vanno incontro e di quello che provocano. L’ordinamento giuridico infatti allo stato attuale non consente la tolleranza zero, ma ci sono sanzioni come il Daspo o simili che si stanno dimostrando molto utili. Un altro caso di rapina da parte di un giovane è accaduto in piazzale XXV aprile, molto rpesidiato dalle Volanti. Qui un ventenne, che è stato arrestaper rapina, lunedì, poco dopo le 15.30, si è avvicinato ad un giovane e, dopo averlo distratto con una scusa, lo ha spinto con forza e lo ha derubato di due collanine d’oro, del valore di 800 euro strappandogliele dal collo. La giovane vittima ha allertato gli agenti delle Volanti che in quel momento stavano transitando in Piazzale XXV aprile; i poliziotti sono riusciti a rintracciarlo mentre si stava allontanando con la refurtiva in direzione della stazione ferroviaria, nel tentativo di confondersi tra la folla. Alla vista degli agenti, il 20enne ha cercato di disfarsi del maltolto ma è stato bloccato e la refurtiva recuperata. Il giovane era stato protagonista, il 24 aprile, insieme ad altri giovani di una rissa, sempre in Piazzale XXV aprile nei pressi del “Bar 12OZ”, a seguito della quale era stato denunciato in stato di libertà per rissa e possesso di armi od oggetti atti ad offendere e all’esercizio commerciale era stata sospesa per 15 giorni l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande. Alla fine il ventenne è finito nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa della celebrazione del rito direttissimo: il giudice ha convalidato l’arresto e disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Tosi: servono i militari in strada
Che la priorità per la sicurezza cittadina in questo periodo siano le baby gang lo sostiene anche il parlamentare di Forza Italia ed ex sindaco Flavio Tosi. Che propone però un rimedio interventista: i militari in strada. “Il fenomeno baby gang purtroppo è molto più ampio e pericoloso di quello che emerge ufficialmente dalle denunce. Guardate quello che è accaduto nello scorso fine settimana in via Roma, quando un ragazzo è stato pestato a sangue e rapinato da una banda di 5-6 giovani delinquenti. Si è trattato di una vera e propria rapina, che però non risulta ufficialmente nel bilancio delle denunce dell’ultimo week-end. Tra i presenti, è intervenuto in soccorso del giovane anche il nostro Consigliere della Terza Circoscrizione Salvatore Carrino, subito dopo sono arrivate le Volanti. Ma è così quasi ogni giorno, in centro come nei quartieri. La situazione a Verona è grave ed è chiaro che serve varare un piano-sicurezza adeguato”. Tosi segnala “le mancate risposte sul piano politico dell’amministrazione Tommasi, che resta passivamente a guardare”. Tosi propone, tra le altre soluzioni – vedi telecamere di ultima generazione, colonnine sos, potenzi collegate alla control roomamento della Polizia Locale, ausilio delle vigilanza privata, riqualificazione delle aree degradate – anche di “militarizzare le zone più a rischio della città”. Come – ricorda l’ex sindaco di Verona – “ai tempi dell’operazione Strade Sicure quando i ministri erano Maroni e La Russa e con la mia amministrazione Verona era modello di avanguardia sul fronte della sicurezza”. Tosi è critico con il sindaco Damiano Tommasi: “Non può continuare a fingere che tutto vada bene, non possono i suoi assessori delegati a trattare il fenomeno baby-gang solo come una problematica sociale e di integrazione. Qui siamo davanti a criminali organizzati e senza scrupoli. La sinistra ha un approccio buonista che è inadeguato a riportare ordine sulle strade”.