Lucia Azzolina, Ministra dell’Istruzione, ha inviato una lettera a docenti, presidi e personale scolastico, in vista di una prossima riapertura delle scuole. “Abbiamo una grande responsabilità storica” scrive la Ministra che ci tiene a restituire la scuola agli studenti, che con il lockdown si sono trovati a svolgere le lezioni online, a casa, lontani da insegnanti e compagni di classe. “Respingeremo sempre con forza le insinuazioni che mirano a gettare discredito sulle istituzioni scolastiche e soprattutto su chi ci lavora. Come quelle che danno già per certa una fuga ipotetica di insegnanti dalle classi e le narrazioni secondo cui non ci saranno corsi di recupero perché i docenti si rifiutano di farli. Traduzioni semplicistiche che rischiano di fare danno al sistema. Dimostriamo ancora una volta che il corpo dei docenti è sano. Composto da insegnanti che ci credono. Che amano il proprio lavoro e lo svolgono con professionalità e impegno” sono le parole scritte dal ministro che spesso si trova a ‘battagliare’ per garantire informazione ed educazione agli studenti.
Lucia Azzolina sottolinea che i fondi per eliminare le classi affollate ci sono, ovvero per fare in modo che gli studenti, al loro ritorno, evitino assembramenti. “Porteremo avanti questo percorso. Così come dobbiamo immaginare e realizzare un Piano pluriennale di investimenti sull’edilizia scolastica, grazie all’impiego delle risorse provenienti dal cosiddetto Recovery Fund. Abbiamo un obiettivo preciso, da raggiungere in tempi certi: dotare il nostro Paese di scuole migliori, più sicure e funzionali alle esigenze di studentesse e studenti“.
ORDINE SPARSO. Le Regioni che già hanno ufficializzato il rientro in aula per il 24 settembre sono Puglia, Calabria e Abruzzo. Altre regioni come Campagnia e Abruzzo starebbero prendendo in esame la stessa opzione. Non ci sono in ogni caso a riguardo ancora conferme ufficiali. Chi invece ha già deciso per una riapertura posticipata rispetto al termine imposto dalla Azzolina sono il Friuli (le scuole riapriranno il 16 settembre) e la Sardegna (il 22). I “primi della classe” invece saranno gli alunni della Provincia Autonoma di Bolzano, che torneranno a scuola il 7 settembre. Intanto, interviene sul ritorno a scuola un celebre pedagogista. «La parola chiave per il ritorno a scuola? Normalità». Il pedagogista Daniele Novara, fondatore del centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, mette in guardia i genitori in ansia per il rientro in classe dei più piccoli.«Intanto evitando ogni ansia o carico di paure: tornare a scuola è normale. Lo è per i bambini che hanno voglia di tornarci. Guardate ai centri estivi, è stata una esperienza positiva. Allora deve esserlo anche per la scuola». E quanto alle spiegazioni da dare ai piccoli, Novara taglia corto: ” Non la farei troppo lunga con le spiegazioni sul virus, si torna a scuola e basta. Bisogna normalizzare le procedure anti-Covid, non renderle straordinarie”.
Home La Cronaca di Verona Azzolina, lettera alla scuola. “Presidi, docenti, personale daremo le risposte giuste”