“Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico”.
Lo precisa la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina in audizione alla Camera. “La valutazione avverrà sulla base di quanto svolto, gli alunni potranno essere promossi anche in presenza di votti sotto il sei. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno nel documento di valutazione”, ha detto.
“Non ci sono condizioni per chiudere anno in classe” – “In una situazione così difficile il governo ha dovuto operare scelte importanti e difficili, impedendo, allo stato attuale la presenza a scuola degli studenti e delle loro famiglie, dei docenti, e riducendo la presenza del personale Ata e dei dirigenti scolastici, limitandola alle sole attività ritenute indifferibili. Questo per contenere il contagio. Voglio ribadire, con chiarezza, che le condizioni sanitarie, ad oggi, non consentono di terminare l’anno scolastico in presenza, a scuola. E’ per tale ragione che il Governo ha deciso il rientro a scuola da settembre prossimo”, dice Lucia Azzolina.
A esame terza media concesso tempo che serve- “Accogliendo gli appelli pervenuti, ho subito dato la mia disponibilità a concedere tutto il tempo che serve alle istituzioni scolastiche per svolgere tutto il procedimento in assoluta serenità”. Lo dice la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a proposito degli esami di terza media. Secondo la bozza di ordinanza ministeriale il procedimento dell’esame doveva svolgersi entro la fine delle lezioni, dunque l’8 giugno.
Importante supporto psicologico per studenti – “Per far fronte all’emergenza sanitaria sono stati attivati, grazie alla Task force ministeriale per le emergenze educative, appositi interventi di assistenza che si realizzano nel rapporto quotidiano con tutte le scuole e con le famiglie attraverso azioni concrete, tra cui mi sembra importante citare le azioni di supporto psicologico, rivolte a studenti, docenti e famiglie, per superare le difficoltà intervenute con l’insorgere dell’emergenza”.
Infine, il problema assunzioni. “Stiamo lavorando, insieme ai senatori, per realizzare subito le graduatorie provinciali per le supplenze, digitalizzando tutto. Sto operando con l’amministrazione ministeriale per porre in essere un grande piano di digitalizzazione delle procedure relative anche alle immissioni in ruolo, come già
fatto per la mobilità. E’ giunto il momento di riflettere seriamente su come semplificare, sburocratizzare e modernizzare il Paese. E’ tempo altresì di dare stabilità ai docenti precari e di consentire ai giovani che vogliono approcciarsi all’insegnamento di potersi misurare con concorsi che li immettano nei ruoli di docente”