L’aggiornamento della normativa fiscale per adeguarla a quella civilistica, così da renderla aderente e coerente alle nuove tecniche di coltura e allevamento dell’agricoltura. E poi, la regolamentazione dei beni immateriali, come i certificati di cattura dell’anidride carbonica per le aziende agricole. Sono questi i temi più rilevanti che Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia e delle Finanze, ha trattato all’incontro dedicato alla riforma fiscale e ai suoi effetti sulle attività delle imprese vitivinicole, che si è tenuto questa mattina a Vinitaly. Al convegno, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Verona e dal Banco BPM, hanno partecipato Eleudomia Terragni, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Verona, Domenico De Angelis condirettore generale Banco BPM, Maurizio Leo vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Carmine Lopez Gen. Corpo d’Armata Comandante Interregionale dell’Italia del Nord-Orientale della Guardia di Finanza, Lamberto Frescobaldi presidente Unione Italiana Vini e Salvatore Regalbuto tesoriere del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Commercialisti.
“Il convegno – ha sottolineato Terragni – ha toccato alcuni temi molto rilevanti per le aziende vitivinicole e per i professionisti che le seguono. È stata l’occasione per conoscere, dalle parole del vice ministro, quali sono gli impegni e i prossimi passi del governo in materia fiscale e per dare risposte a un settore strategico e a molte aziende del territorio, che si sono ritrovate a Vinitaly. Questa giornata è il punto di partenza per collaborazioni strategiche, sia a livello nazionale che territoriale, con tutte le Istituzioni coinvolte oggi. Un passo importante per l’intera categoria”.
Il vice ministro Leo, nel suo intervento, ha ricordato quali sono stati i passi per l’approvazione della legge di riforma fiscale e quali i principi che la animano, nel suo complesso. “Certezza del diritto, – ha ribadito Leo – semplificazione, riduzione della pressione fiscale e contrasto all’evasione sono alla base della legge di riforma, di cui abbiamo già approvato 8 decreti attuativi”.
“Il tema del convegno di oggi – ha ribadito De Angelis, condirettore generale di Banco BPM – è un tema di grande importanza per un settore, come quello vitivinicolo, costantemente in evoluzione. Banco BPM è da sempre un punto di riferimento per questo comparto anche per la spiccata presenza in quei territori dove sono concentrate molte tra le maggiori aziende vitivinicole e dove nascono alcune tra le eccellenze del made in Italy. A queste aziende, e agli imprenditori, vanno riconosciute grandi capacità manageriali che che si riflettono non solo nei prodotti, ma anche nella gestione aziendale tra le migliori del panorama italiano per qualità e redditività. Per questo Banco BPM continuerà ad affiancare lo sviluppo di queste realtà e a sostenere importanti occasioni di aggiornamento come accaduto oggi”.