Flessibilità, competenze, diversificazione dei servizi e delle progettualità, come delle fonti di finanziamento. Sono i punti cardinali che hanno orientato in questi anni la cooperativa sociale veronese Azalea e che le hanno con ogni evidenza consentito di superare l’anno difficile dello scoppio della pandemia, pur tra le numerose criticità e le sfide affrontate, mettendo in protezione servizi e occupazione dei soci lavoratori.
A dare l’occasione per fare il punto è stata la recente assemblea delle socie e dei soci della cooperativa, attiva da quasi trent’anni sul territorio con servizi sociosanitari e progetti “speciali” nelle “filiere” delle cure primarie, educazione e cultura, inclusione, turismo sociale, con numeri significativi: 470 soci di cui 450 soci lavoratori), di questi l’80 per cento composto da donne, di età media appena sopra i 40 anni, e ancora circa 12 milioni di fatturato maturato nello scorso anno, oltre 9mila persone utenti dei servizi (erogati anche in aiuto alle loro famiglie e alle comunità di riferimento), infine più di 80 progetti oggi attivi.
Un’impresa sempre pronta a guardare avanti e ora, in questa congiuntura postpandemica, anche a disegnare traiettorie di ulteriore sviluppo, in primis per le sue tre progettualità innovative, ossia l’hotel ristorante GranCan, che in Valpolicella (San Pietro in Cariano) coniuga accoglienza turistica e inclusione sociale, l’osteria la Coopera 1945, gestita ad Arbizzano come “osteria di comunità”, e il nuovo Poliambulatorio “Punto Salute” di Lugagnano di Sona, che ha fatto della salute di comunità e della prevenzione la propria mission. Progetti nati anche per costruire una nuova cultura di impresa sociale, non più solo legata ai finanziamenti degli enti pubblici, ma capace di stare nel mercato con qualità e innovazione.
Svoltasi, rigorosamente online, l’assemblea ha visto l’approvazione di un bilancio in pareggio e il rinnovo del Cda, che si riconferma tutto al femminile e di età compresa tra i 36 e i 43 anni. Nominata nella prima seduta del neoletto Consiglio di amministrazione, la riconferma quale presidente di Linda Croce, già alla guida della coop dal 2015. Accanto a lei nella squadra, in continuità con il direttivo precedente, di nuovo Ilaria Bonazza, vicepresidente, responsabile della neonata filiera del Turismo inclusivo, Valentina Sartori, direttrice dell’area Progettazione e sviluppo, a cui si aggiungono Ludmila Bazzoni, responsabile della Progettazione e gare d’appalto, e infine Emanuela Caniglia, coordinatrice per Azalea dell’asilo nido del Comune di San Giovanni Lupatoto.
«Come per tutta la cooperazione sociale, è stato un anno orribile anche per Azalea, che si è vista costretta ad adottare velocemente nuove procedure e dispositivi per mettere in sicurezza tutti i lavoratori e tutti i servizi alla persona, e a rimodulare velocemente le attività contenendo il più possibile i danni sanitari ed economici derivanti dalla pandemia» conclude Linda Croce.