Nel mondo dell’avvocatura c’è un gap salariale che penalizza la maggioranza dei professionisti giovani. Oltre il 55% degli avvocati nella fascia d’età fino ai 44 anni è infatti donna. E le donne guadagnano uno stipendio ch’è mediamente la metà rispetto a quello degli uomini: la crescita recente del 7,1% nei redditi femminili, superiore di quasi tre punti percentuali rispetto all’avvocatura maschile, non basta per arrivare a un equilibrio salariale.
Se ne parlerà mercoledì 16 ottobre, fra le 14.30 e le 17.30, nell’incontro, dal titolo «Riflessioni sull’avvocatura femminile: quale futuro per l’esercizio della professione e pari opportunità», ospitato dalla sala convegni di Banca Popolare di Verona – Banco BPM in via San Cosimo 10 e organizzato dall’associazione Ve.G.A. – Veronesi Giuriste Associate.
Riflette Sara Gini, avvocata e presidente di Ve.G.A., che «i dati confermano un divario retributivo, nel nostro settore, più ampio rispetto ad altre libere professioni. Tra le tendenze generali, per le avvocate, vi è poi quella a preferire i rapporti di collaborazione anziché la titolarità di studi professionali. Una scelta legata anche alla possibilità, garantita dalla libera professione stessa, di ritagliare il lavoro sulla base delle esigenze di vita».
Il Convegno proporrà numeri e riflessioni a partire dalla più recente indagine della Cassa Forense, secondo cui gli uomini costituiscono il 52,9% dei quasi 237mila iscritti e le donne il 47,1%, dopo una crescita arrivata fino al 48% prima del Covid. Proprio le donne incarnano il 68% delle 8.043 cancellazioni registrate nel 2023, a fronte di 6.193 iscrizioni, la metà di loro con un’anzianità professionale inferiore ai 10 anni. Va anche detto che nel 2022 (ultimo dato noto) gli incrementi salariali maggiori si sono registrati nell’avvocatura femminile, +11,6% nella fascia d’età 35-39 anni e +9,1% nella fascia 40-44 anni, mentre gli uomini hanno registrato il picco del +8,5% tra i 30-34 anni.
Dopo i saluti della vicesindaca Barbara Bissoli, assessora comunale alla Parità di genere, e di Camilla Tantini, presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Verona, il focus proposto da Ve.G.A. entrerà nel vivo con tutti i numeri al femminile presentati da Elena Panato, delegata di Cassa Forense.
Delle «Pari opportunità nella professione presente e futura» si occuperà Laura De Biasi dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati. Scatterà poi un confronto tra esperienze locali e internazionali con Francesca Masso del Foro di Verona ed Elena Kadelburger della Law Society of England and Wales. Infine, Mirco Cittadini, counsellor professionista, discuterà di «Equilibri instabili: risorse e resistenze in percorsi di leadership ed empowerment al femminile».