Dopo il grande successo riscosso dal concerto di apertura, che ha visto Leonardo Benini e l’Orchestra Machiavelli dare prova di grande solidità esecutiva e maturità interpretativa in una Sala Maffeiana gremita, “autunno in Accademia” prosegue con il primo dei due omaggi a Ludwig van Beethoven in cartellone per il 250° anniversario della nascita.
Protagonisti del concerto di martedì 8 settembre (ore 20,30) saranno il pianista Giuseppe Albanese e le prime parti dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona Sara Airoldi e Giampiero Sobrino. I tre valenti musicisti proporranno un excursus nel percorso estetico e spirituale del genio di Bonn, dagli anni giovanili di apprendistato ancora influenzati dal classicismo con venature Sturm und Drang di Carl Philipp Emanuel Bach e del tardo Mozart, con il “Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 11” del 1797, alla piena espressione romantica della “Sonata per pianoforte n. 23 in fa minore Op. 57 Appassionata” del 1806. Cuore pulsante della serata sarà la prima esecuzione assoluta de “La due lune di Marte”, dialogo lirico per clarinetto e violoncello” del compositore trentino Carlo Galante dedicato ad Airoldi e Sobrino, appositamente scritto per il concerto di “autunno in Accademia”.
Chiuderà il concerto una delle vette assolute del repertorio cameristico romantico, piena espressione di quell’impatto che la musica di Beethoven ebbe sulle generazioni successive fino alle soglie del Novecento, il “Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte Op. 114” di Johannes Brahms.