Arriva il nuovo Cordice della Strada ed è subito corsa alle nove regole per autovelox e monopattini.
In particolare per gli autovelox il ministro Matteo Salvini ha voluto regole nuove per evitare che i Comuni possano solo fare cassa e non sicurezza stradale, ma ci vorranno mesi perché i nuovi apparecchi misuratori dlela velocità entrino a regime. Tanto che Luigi Altamura, comandante dei vigli di Verona e membro del Tavolo di coordinamento delle polizie locali dell’Anci spiega: “Se un Comune sa che quell’autovelox non risponde più alle caratteristiche del decreto sarebbe auspicabile interrompere subito le sanzioni per non porgere il fianco a migliaia di ricorsi”.
“La velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata a quella prevista dal codice della strada in base alla tipologia di viabilità”, ha dichiarato Matteo Salvini – Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture –: “Basta con gli autovelox trappola, sì all’installazione di dispositivi nei pressi dei luoghi affollati come scuole e ospedali”, ovviamente con le relative velocità ammesse. In particolare nelle strade extraurbane “i dispositivi potranno essere utilizzati solo per ridurre la velocità, dove il limite è inferiore di oltre 20 Km a quello previsto dal Codice della strada”.
Con il “Decreto Autovelox” molte cose dovrebbero cambiare e anche la regolamentazione di questi dispositivi subirà una razionalizzazione.
I Comuni dovranno chiedere al prefetto il nulla osta per l’installazione di autovelox dimostrando che la misura servirà a limitare gli incidenti dovuti alla velocità. Anche i dispositivi mobili, montati su treppiedi, usati principalmente dalla Polizia locale, andranno coordinati con la prefettura;
Gli autovelox dovranno essere segnalati in anticipo: 1000 metri sulle strade extraurbane, 200 sulle strade urbane a scorrimento e 75 sulle altre strade;
In città stop agli autovelox sotto i 50 Km/h. Fuori dall’abitato potranno essere installati dove il limite è inferiore di oltre 20 km/h a quello previsto dal Codice della strada.
Altamura: “Evitare pioggia di ricorsi”
Il nuovo testo offre ai sindaci un lasso di tempo di 12 mesi, dopodiché gli “autovelox che non rispetteranno la norma” saranno disinstallati fino al loro adeguamento. Le multe in questo anno saranno dunque valide.
ma c’è un altro scoglio che non è stato ancora superato: quello della omologazione degli autovelox.Di recente infatti è arrivata la sentenza della Cassazione che ha cancellato la multa per eccesso di velocità presa a Treviso da un automobilista in tangenziale, proprio perché il dispositivo che ha registrato l’infrazione non era omologato. ma solo autorizzato. Tutti sono in questa condizione. Nessun dispositivo al momento risulta omologato e assicura il Ministro il “vulnus sarà sanato entro l’estate”. Fatto sta che chi ha ricevuto una sanzione, o per meglio dire una multa, da un dispositivo non omologato può fare ricorso e – stando alle leggi attuale – sarà esentato dal pagamento della multa.
l decreto del ministero delle Infrastrutture sugli autovelox finirà in Gazzetta Ufficiale domani, 28 maggio. Ed entrerà subito in vigore. Questo significa che i comuni dovranno adeguarsi alle nuove regole. Che sono, ha spiegato Matteo Salvini, “essenziali per garantire che gli autovelox siano utilizzati in sicurezza dove effettivamente serve”. E non “come ulteriore tassa”. I sindaci avranno 12 mesi di tempo per metterle in pratica e appunto Altamura consiglia di intervenire subito per evitare una pioggia di ricorsi..Ma le nuove regole complicano la vita ai Comuni che dovranno chiedere al prefetto l’autorizzazione per mettere l’autovelox documentando che il tratto di strada è pericolo e inoltre l’autovelox dovrà essere tarato sulla velocità autorizzata cioè 50 km/h e non quindi i 30 all’ora presenti in alcune città. In città dunque arriva lo stop agli autovelox sotto i 50 chilometri all’ora
Monopattini, 26 incidenti. “Teniamo alta l’attenzione”
Presentato oggi 27 maggio in sala Arazzi a Palazzo Barbieri dall’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e dal Comandante della Polizia locale Luigi Altamura il vademecum sul corretto utilizzo dei monopattini elettrici preparato dagli studenti per cittadini e turisti che ricalca la legge nazionale sull’utilizzo di questi nuovi mezzi di trasporto.
Alla conferenza hanno preso parte anche la Prof.ssa Roberta Spallone referente provinciale
Legalità, Bullismo e Politiche Giovanili Ministero dell’Istruzione, Camilla Bardini Presidente della Consiglio Provinciale degli Studenti di Verona, Vittoria Benfatti componente della Giunta della CPS e Coordinatrice Commissione Trasporti e la Prof.ssa Luana Vincenti del Liceo Artistico di Verona.
La classe 4G, dove insegna la Prof.ssa Vincenti, ha accolto la proposta ricevuta dal Consiglio Provinciale degli studenti e con i suoi alunni ha curato tutta la grafica del progetto.
Vademecum alla mano, i giovani studenti ricordano, tra gli altri punti, ai conducenti del monopattino che devono aver compiuto 14 anni per poterli utilizzare e che non possono trasportare più di una persona, oltre a divieti e alle sanzioni in cui è possibile incorrere se non vengono rispettate le regole. Insomma, con una versione short e una più lunga, gli studenti del CPS di Verona hanno stilato una lista che consta di 6 parti dove ricordano, oltre a richiamare chi utilizza i monopattini al buon senso, cosa è possibile fare alla guida e come condurre questo mezzo, senza incorrere in sanzioni e per avere salva la vita.
Il Comandante Altamura ha ricordato la peculiarità del progetto evidenziando che “in nessun altro posto in Italia un gruppo di studenti ha avanzato una proposta così ben fatta che merita un plauso a questi ragazzi”. Altamura, inoltre, ha ricordato che ad oggi “il numero di incidenti è fermo a 26, di cui 22 feriti e 6 incolumi”.
Il Comandante ha ricordato che “due di questi incidenti hanno rilevato che il monopattino era guidato da due persone quando si è verificato l’episodio”.
Nonostante desti preoccupazione questo numero, numeri alla mano, almeno per ora, non sussiste una emergenza monopattini, ma il Comandante ha invitato tutti a tenere alta l’attenzione e rispettare le norme.