Al centro del convegno di Fai Verona, il presidente Flavio Galzenati ed il segretario di Fai Verona Alessio Sorio, aprendo istituzionalmente i lavori, hanno posto in prima linea i temi della legalità e sicurezza. “In particolare ha detto Alessio Sorio – la concorrenza sleale e il dumping sociale che il trasporto italiano subisce dalle aziende dell’est europeo ci opprimono”. Il segretario generale di Conftrasporto Pasquale Russo, intervenendo ai lavori, ha sottolineato quanto i fenomeni distorsivi della concorrenza abbiano generato dumping sociale e cabotaggio abusivo (una piaga ed una pratica, quest’ultima molto diffusa). Per Russo “non può esserci sviluppo senza sicurezza che è soprattutto la necessità di avere un mercato regolamentato. Il costo del lavoro – ha sottolineato Russo – è il vero problema, infatti la sicurezza mette in gioco la competizione e dunque abbassare i costi spesso significa abbassare le regole di sicurezza”. Per i controlli come deterrente alla legalità, sono intervenuti Alberto Zantomio, comandante Polizia Stradale e Cataldo Russo, Commissario Municipale che ancora una volta hanno sottolineato l’importanza della sicurezza stradale e del rispetto delle regole che diventano efficaci con controlli regolari ed incisivi. Gli stessi relatori hanno sottolineato ancora l’importanza di formare gli autisti allo scopo di renderli sempre più professionali. Il vicepresidente dell’Interporto Q.E. Nicola Baldo, intervenendo sulla sicurezza dell’Interporto di Verona e sui suoi progetti, ha ricordato che il Consorzio Zai, che dal 1948 opera all’interno della zona definita Quadrante Europa, con le sue mille aziende presenti, registra ben 130 società di trasporto e logistica (gomma più ferro). In tema di sicurezza, la protezione dell’Interporto è garantita da linee cablate con 100 telecamere che controllano le merci, tutti gli accessi sono sorvegliati e tutti i mezzi identificati. Nicola Baldo ha ricordato i tre progetti per l’autotrasporto a cui sta lavorando la struttura veronese, ovvero ampliare la zona del parcheggio e logistica nel Q. E., risolvere il problema del parcheggio dei tir con un’area di 60 mila MQ e la costruzione di piccole tratte di binari per favorire il trasporto merci sul futuro trasporto ferroviario. La chiusura e le conclusioni del convegno sono state affidate al presidente nazionale Fai Paolo Uggè per il quale sicurezza e legalità sono strettamente collegate e se non applicate generano conseguenze drammatiche. La sicurezza per Uggè nasce da un fatto culturale: la cultura della sicurezza che spesso non c’è. Va ricordato che nel mondo dell’autotrasporto, a detta di Uggè, la formazione è garanzia di sicurezza. Gli utenti della strada debbono avere la certezza che il conducente dell’autotrasporto è un professionista preparato ed in regola, che rispetta i tempi di guida e di riposo, che è pagato secondo le norme contrattuali: caratteristiche queste che non si trovano quasi mai nei conducenti che arrivano dai paesi dell’est. Le normative del mercato libero nel quale ci troviamo, ha aggiunto il presidente Uggè, hanno bisogno di disposizioni chiare ed applicate. Dati del Ministero del Lavoro dicono che il 71% dei lavoratori del mondo dell’autotrasporto è irregolare. Il presidente Ugge ha raccontato come confrontandosi con il ministro Delrio ha ricordato che le aziende dell’est incrementano del 700% la loro attività, mentre le imprese italiane sono passate dal 32 al 12% (tutto ciò perchè non esistono condizioni omogenee nel mercato/costo del lavoro). Concludendo Uggè ha voluto sottolineare che le imprese italiane non trovano più autisti, eppure ci sono tanti giovani a cui guardare che sono pronti ad entrare nel mondo dell’autotrasporto, magari investendo con sistemi di alternanza formativa scuola-lavoro. In rappresentanza del Comune di Verona ha portato il suo saluto Francesco Spangaro, presidente Commissione Viabilità e Traffico che ha annunciato di voler inserire i temi dell’autotrasporto in un’apposita commissione di studio.
A. S.