Nulla di fatto, nessun passo avanti decisivo. L’ennesimo vertice sull’autonomia che si è svolto a Palazzo Chigi non ha portato all’approvazione del testo sulla storica riforma. Uno dei principali motivi di discussione tra Lega e 5 Stelle è quello che riguarda le risorse da destinare alle Regioni che chiedono competenze esclusive sui servizi precedentemente gestiti in regime di concorrenza con lo Stato. Nonostante il clima dell’incontro sia stato definito “costruttivo” da tutti i protagonisti, il governo dovrà aggiornarsi nuovamente. Al vertice, oltre a Conte, Salvini e Di Maio, erano presenti i ministri Stefani, Bonisoli, Fontana, Lezzi, Toninelli e Fraccaro, oltre ai sottosegretari Giorgetti e Castelli. Al centro del dibattito, in particolare, ci sono i settori dell’istruzione, della sanità e delle infrastrutture. I 5 Stelle poi pretendono che il testo, al momento del passaggio parlamentare, possa essere emendabile dalle Commissioni, il che porterebbe a un rallentamento dai confini temporali non preventivabili. Al prossimo incontro del governo parteciperà anche il ministro dell’Economia Tria: i nodi economici rimangono tanti e di non facile soluzione.