Autodichiarazione sempre necessaria nei giorni in cui sarà in vigore la “zona rossa”. Solo in alcuni casi nei giorni colorati di arancione. Nel periodo festivo occorrerà tenere a portata di mano il modulo in cui specificare qual è il motivo per cui ci si sta spostando. Vediamo quali sono i casi in cui servirà everlo compilarlo e portarlo con sè.
Il certificato andrà portato con sé sempre quando si esce di casa nelle giornate rosse: dal 24 al 27 dicembre, il 31 dicembre, dall’1 al 3 gennaio e il 5 e 6 gennaio. In questi giorni si può uscire solo per motivi di lavoro, salute e necessità, che andranno definiti nel modulo da esibire in caso di controlli. Fra le necessità è inclusa la spesa. Foglio in tasca anche per gli sportivi che fanno esercizio fisico fuori casa e per chi va a messa. Con la raccomandazione della Cei: la chiesa «dovrà essere ragionevolmente individuata fra quelle più vicine».
L’autocertificazione va compilata quando si esce durante il coprifuoco, cioè dalle 22 alle 5. Anche qui le motivazioni possono essere le solo tre: lavoro, salute e necessità.Il modulo va portato quando si fanno le visite da amici o parenti, nei limiti in cui il decreto Natale lo permette nei giorni rossi e con un massimo di due persone (gli under 14 non vanno conteggiati). Essendo poi in ogni situazione permesso di tornare a casa propria, chi dovrà farlo in un momento in cui gli spostamenti sono proibiti dovrà giustificarsi con l’autocertificazione.
Nei giorni arancioni (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) è vietato uscire dal Comune o, se si vive in un Comune al di sotto dei 5mila abitanti, superare la distanza dei 30 chilometri. Chi dovrà farlo per ragioni di lavoro, salute o necessità dovrà indicarlo nell’autocertificazione. Anche nei giorni arancioni resta l’obbligo di giustificarsi con il modulo compilato se ci si trova fuori casa nelle ore del coprifuoco dalle 22 alle 5. Nel proprio comune invece si può circolare liberamente senza portare con se il lasciapassare.
Capire, in questa serie di restrizioni che cambiano da Regione in Regione, quando è necessaria l’autocertificazione non è semplice. Tuttavia, la risposta data da Giuseppe Conte ad un giornalista che gli ha fatto questa domanda sembra chiarire ogni dubbio a riguardo: “Per quanto riguarda l’autocertificazione questa è collegata ai divieti. Se c’è un divieto riguardo ad un determinato spostamento questo va motivato tramite autocertificazione. Quando invece c’è una sola raccomandazione non va offerta alcuna motivazione e di conseguenza non è necessario portare con sé l’autocertificazione. Ma noi confidiamo che anche le raccomandazioni siano rispettate”.
Secondo una nuova interpretazione del decreto del governo, sarà possibile raggiungere le seconde case all’interno della propria Regione, anche nei giorni rossi. In questo caso servirà il modulo compilato.L’autocertificazione serve infine per tutti gli spostamenti che erano vietati anche prima del Decreto Natale del 18 dicembre. Anche in questi casi bisognerà motivare le ragioni di salute, necessità o lavoro.