Auguri vecchio Hellas. Auguri Verona. 35 anni fa il trionfo a Bergamo 12 maggio ‘85: il Verona sbalordisce il mondo. Bagnoli guida al successo un gruppo straordinario. La città impazisce di gioia...

Una squadra una città. Ber­gamo: domenica 12 maggio 1985, stadio comunale, A­ta­­lanta-Verona. All’Hellas ser­ve un punto per vincere lo scudetto. L’orobico Peri­co, in gol dopo 16 minuti, gela il sangue dei tifosi scaligeri giunti in massa nella vicina Lombardia.
Piove, la giornata è grigia. Il Verona indossa la di­visa gialla. C’è il tutto e­sau­rito: 39 mila spettatori. Al se­sto del secondo tem­po Pre­ben Larsen Elkjaer pa­reggia. E’ l’apoteosi. Ve­ro­na impazzisce. Piazza Bra è stracolma di gente. Ro­ber­­to Puliero, col suo mi­crofo­no, racconta la storia. Re­teeeee! Alè, alè, alè, bum bum viva viva vi­vaaaaa… Che Verona, che tempi! Do­mani saranno 35 anni dal trionfo: 35 anni sono tanti, ma l’impresa è immortale. Era un mondo di­verso, r­o­man­tico, si po­te­va sognare. E a volte i so­gni diventava­no realtà. Im­possibile asso­ciare quel trionfo a un solo volto: co­me fai a scegliere tra “pa­pà” Bagnoli, il grande pre­si­dente Guidotti, capitan Tri­­­cella, tra il “cavallo paz­zo” dane­se, Briegel, Pie­ri­no Fan­na, Nanu Galde­risi, Ga­rellik, Sac­chetti, Di Gen­­naro? L’e­lenco è lun­­ghis­simo. Tutti hanno con­tri­bu­i­to alla vit­toria. E’ stata una fiu­mana di gente. Ca­roselli infiniti d’auto. Verona è andata avanti co­sì per un­a settimana, anzi di più, per­ché l’ultima partita in casa contro l’A­vel­lino i fe­steg­giamenti so­no ripartiti alla grande. Il Verona ha pri­meg­giato nel­la serie A di Platini e Ma­ra­dona, scon­fitto all’esor­dio al Bente­go­di, Verona-Napoli 3 a 1, mar­ca­tori Briegel, Galderisi e Di Gennaro. Per i parte­nopei in rete l’argentino Ber­toni, campione del mon­­­do nel ’78. L’altro ar­gentino, quel­lo col 10 sulla schiena, ri­mase a secco. Allora il calcio italiano era il più ammirato, invidiato, am­bito. C’erano bomber di raz­za, giocatori dal talento smisurato, una passione tra­­volgente. Il Verona ha vinto ma anche Verona città ha trionfato. La V­erona mat­ta ma lavorat­rice. Una città piccola, g­enuina e ram­pante. Guar­dare le foto del­l’epoca met­te i brividi. Au­guri Hellas, au­guri Verona: 35 anni so­no tanti, ma tra altri 35 il ri­cordo sarà vivo proprio come oggi. A.G.