Riflettori accesi, al ministero dello Sviluppo Economico, sulla vicenda Auchan-Conad e sul futuro delle migliaia di dipendenti che stanno vivendo il cambio di insegna sui negozi dell’ex colosso francese. Al tavolo ministeriale, convocato ieri al Mise e al quale hanno partecipato tutte le Regioni nelle quali hanno sede i negozi ex Auchan e tutte le organizzazioni sindacali, la Regione Veneto, rappresentata dall’unità di crisi coordinata da Mattia Losego, ha supportato anche in sede nazionale le istanze e le preoccupazioni manifestate da tutte le organizzazioni sindacali nel precedente tavolo veneto di fine novembre, circa le attuali modalità di confronto tra Conad e i sindacati stessi. La Regione Veneto ha quindi offerto la propria disponibilità a favorire il confronto in sede regionale tra le organizzazioni sindacali e l’azienda rispetto a specifiche problematiche dei punti vendita veneti, che impiegano complessivamente 1500 dipendenti, e alle peculiarità del territorio. Tale disponibilità – ha chiarito l’Unità regionale di crisi – deve comunque intendersi come organica e complementare al tavolo nazionale, che rimarrà aperto per monitorare gli sviluppi, definire le principali direttrici di intervento del sistema Conad e vigilare sulle assunzioni di responsabilità che il marchio cooperativo riveste rispetto ai lavoratori ex Auchan. La Regione ha ribadito con fermezza la necessità che il passaggio dei punti vendita dalle insegne francesi al marchio cooperativo non metta in discussione il principio di responsabilità aziendale dell’acquirente verso i dipendenti