Scontro frontale sul trasporto pubblico: i sindacati chiedono le dimissioni dei vertici di Atv e bloccano gli straordinari, l’azienda risponde che si tratta di uno sciopero bianco illegittimo. Fatto sta che da oggi sono state tagliate 170 corse urbane ed extraurbane e la crisi durerà ancora alcuni giorni. Non ci sono autisti in pianta organica e aumentano le malattie e i permessi per cui ogni giorno l’azienda si trova con oltre cento guidatori in meno. “Abbiamo dovuto fare un taglio del 3 per cento delle corse, circa 170, determinato dalla carenza di autisti e anche dal blocco degli straordinari deciso dal sindacato accettato a malincuore dai lavoratori che non ci consente di coprire almeno una parte della mancanza di autisti. Questo è uno sciopero bianco, assolutamente illegittimo, non contemplato da nessuna parte e fuori luogo”, attacca il direttore generale Stefano Zaninelli. “Ne parleremo in prefettura anche perché le fasce protette al mattino per gli studenti e i lavoratori, quella dalle 12 alle 15 e quella serale devono essere assolutamente tutelate”. Dai sindacati arrivano critiche durissime ad Atv: “Quando eravamo a un passo dal rinnovo del contratto di secondo livello disdettato da ATV e ad un passo dall’accordo che poteva aiutare l’azienda a garantire lo svolgimento di un regolare e dignitoso servizio di trasporto pubblico, assistiamo ad un clamoroso dietrofront aziendale . Nonostante la spinta dell’ ente di governo (preoccupati per la situazione) affinché vengano migliorate le condizioni di lavoro e i livelli salariali per arginare l’ emorragia di personale, l’azienda punta a coprire il servizio peggiorando turni e spremendo i dipendenti rimasti sovraccaricandoli di prestazioni straordinarie portandoli allo sfinimento, cosa che può intaccare il livello della sicurezza. di lavoratori e trasportati”. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Faisa Ugl “dissentono e prendono le distanze dalle fuorvianti dichiarazioni di ATV, atte all’attribuzione di una responsabilità che non può ricadere sulle spalle dei lavoratori di ATV. Le responsabilità sono esclusivamente attribuibili ad una condotta aziendale che ha deciso di non migliorare le condizioni della vita professionale dei conducenti. Per questi motivi, le organizzazioni sindacali si sono viste costrette ad attivare lo stato di agitazione chiedendo ed ottenendo un incontro venerdì 20 p.v. ottobre al prefetto di Verona affinché intervenga per cercare di portare l’azienda ad una più sana responsabilità verso il servizio da espletare e il rispetto dei lavoratori e loro famiglie”. Zaninelli respinge le accuse: “Non è vero che non vogliamo migliorare le condizioni di lavoro. Abbiamo disdetto il contratto integrativo per migliorarlo e pagare di più i dipendenti. Il sindacato però ha alzato l’asticella e non pervenendo dalla Provincia la proroga che abbiamo chiesto per l’adeguamento al sistema tariffario per biglietti e abbonamenti abbiamo dovuto prendere tempo”. La Cgil ha chiesto le dimissioni della dirigenza di Atv, ma l’azienda deve attendere di avere risorse e un nuovo budget prima di aumentare l’integrativo. Nel frattempo,. disagi assicurati per gli utenti.
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