“Chi fa il mio lavoro credo che si sia dovuto preparare il più velocemente possibile per affrontare le problematiche della crisi”, questo il pensiero del responsabile del Centro Medico Bernstein , Giorgio Pasetto, il quale, sin dalle fasi iniziali del Covid-19, è stato impegnato nella riabilitazione di pazienti colpiti dal virus. Il Centro Medico Bernstein, fondato nel 1996, ad oggi possiede tre differenti sedi (Verona, Domegliara e Villa dei Cedri di Lazise), ed è stato recentemente riconosciuto dalla Regione Veneto come “Palestra della Salute” ovvero una struttura che “per ambiente, personale qualificato e attrezzatura idonea è in grado di ospitare cittadini con patologie croniche non trasmissibili stabilizzate”. Questa struttura infatti si può definire come una vera e propria “cittadella della salute”, che offre “Palestra Fitness, Palestra riabilitativa, poliambulatori, fisioterapia, centro estetico e benessere, sala per l’allenamento funzionale, laboratorio di biomeccanica per la corsa e per il ciclismo”. Il Centro Medico Bernstein ha affrontato le difficoltà derivate dal Covid-19 ed è ripartito seguendo alcune regole fondamentali : “Da subito abbiamo impostato dei protocolli quanto più semplici possibili, che si basassero sul distanziamento , il lavaggio frequente delle mani , l’utilizzo della mascherina, preferibilmente quella chirurgica, i test sierologici, sottoposti periodicamente sia al personale che ai clienti che lo volevano fare , l’incentivare a fare attività fisica e il cambio d’aria nelle stanze”. Rispetto dei protocolli che risulta essere un aspetto chiave anche per definire un paziente non virale e contagioso, “al momento abbiamo in cura quattro persone che hanno avuto il Covid-19. Nel nostro Centro un malato risulta essere non contagioso quando ha sostenuto due tamponi negativi nel giro di 24 ore e sono passati almeno 60 giorni dall’inizio della patologi; a questo punto può entrare nella nostra struttura.” Solo dopo queste importanti evidenze può iniziare effettivamente il percorso di guarigione per i pazienti colpiti dal virus che “sono molto debilitati, poichè hanno perso molto peso e di conseguenza massa muscolare, presentano ancora problematiche respiratorie e questo va avanti per parecchio tempo. Per la guarigione quindi si attua una riabilitazione polmonare, un recupero della forza muscolare e, piano piano, una vera e propria riatletizzazione”.
Giovanni Miceli