E’ volato via a 57 anni, dopo mesi e mesi di malattia, l’indimenticabile imprenditore veronese Attilio Lonardi. Costruttore dell’omonima ditta che ha lasciato le sue tracce un po’ in tutta Verona. Attilio, per chi lo ha conosciuto abbastanza bene, come me, era un personaggio incredibile. Serissimo e precisissimo imprenditore e simpaticissimo amico di indimenticabili serate e attività sportive di ogni genere. Nonostante non fosse molto alto, aveva un’agilità e delle abilità sportive di un vero atleta. Sul lavoro era schivo e di poche parole, a volte duro. Nel privato cambiava tutto: allegro, spiritoso, ironico, pacche sulle spalle e grandi mangiate e bevute e sigari. La sua azienda, passata dal nonno al padre a lui, ha costruito un pezzo di Verona. Ciò che più mi piaceva, al di là della sua gentilezza, allegria e soprattutto ironia, era che amava il mio settore, quello dell’editoria. Lo considerava prezioso perché fonte di conoscenza, di comunicazione, cultura. Uno strumento in grado di migliorare la nostra società e stimolare le nuove generazioni. Se n’è andato presto e in fretta, purtroppo non senza soffrire. Attilio è una di quelle persone che mancherà a molti.