ATTACCO MUNDIAL. PAOLO ROSSI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DI VERONA DOMANI.

Paolo Rossi, 33 anni, vice­pre­sidente del Consiglio co­mu­nale, è il nuovo pre­sidente di “Verona Do­ma­ni”. Prende il posto di Matteo Ga­sparato, che però continuerà a essere l’anima del mo­vi­mento as­sie­me al consi­gliere regionale Ste­fano Ca­sali. Il passo indie­tro di Ga­sparato, spiegano fonti in­terne, non è altro che una mos­­sa strategica per al­lar­gare ulteriormente il consenso. Il cambio al vertice è sta­to ufficializzato du­rante un affollato incontro serale all’­azienda a­gricola Fer­­rari di via Galvani. L’ap­punta­men­to po­litico sta facendo parecchio ru­more so­prattutto per due motivi. Il primo è che per par­teciparvi i consiglieri co­mu­nali casal-ga­spariani Mar­­­­co Zan­dome­ne­ghi, Mas­simo Pa­­ci e Paolo Rossi hanno ab­ban­donato an­zi­tempo l’a­sse­mblea di Pa­lazzo Bar­bieri decretando la fine della seduta, dato che è venuto meno il nu­mero legale. Il secondo è che gli esponenti di “Verona Do­ma­ni” sono tornati all’attacco de­ll’attuale am­ministra­zio­ne (pur dichiarandosi leali) rivendicando quan­to secondo loro gli era sta­to pro­messo dal sindaco: in pri­mis Bru­­no Tac­chella (pre­sente alla serata) al­la presidenza di A­mia e poi altri uo­mini nelle a­zien­de partecipate. E inve­ce, come ha an­tici­pato La Cro­na­ca è quasi certo che al vertice dell’azienda che gestisce i rifiuti e il verde pubblico prenderà posto Matteo Gel­metti, uomo di fiducia di Sbo­arina per il quale du­rante la campagna elettorale dell’anno scorso ha fatto anche da autista. Non è un mistero che ormai tra Ga­sparato e Sboarina ci sia una certa frizione. I due si sono visti e sentiti più volte nelle ultime settimane per cercare di arrivare a un compromesso. Le parti pe­rò so­no molto distanti. Al mo­mento “Verona Do­mani” non vorrebbe rompere con la maggioranza di Pa­lazzo Bar­bieri. I colonnelli, al­meno stando alle dichiarazioni pub­bliche, sperano di recuperare il rapporto col sin­daco: «Difendiamo dignità, ri­spetto e valori del gruppo. Siamo stati determinanti e lo saremo ancora» hanno detto Casali e Gasparato dal palco di fronte a circa 300 persone, tra cui assessori e consiglieri di molti Comuni veronesi, presidenti di enti e anche numerosi esponenti e amministratori di altri partiti, tra i quali i consiglieri comunali La Paglia, Ferrari e Benini, il presidente dell’associazione Generazione Ve­rona Fabio Venturi e il presidente leghista della terza circoscrizione Nicolò Zava­ri­se. «Ci sono stati casi di irriconoscenza ed in­coe­renza, come quelli dei consiglieri Drudi e Adami che og­gi ricoprono incarichi proprio grazie a “Verona Do­mani”. Ciò nonostante, continueremo a credere nel modello Ve­rona 2017 e a sostenere come abbiamo sempre fatto con lealtà e rispetto istituzionale l’amministrazione guidata dal nostro sindaco Sbo­arina. Non possiamo infatti credere, né accettare che un normale confronto politico non possa procedere senza avere sempre il sospetto che venga usato per mascherare sporche operazioni di potere che non ci appartengono. Abbiamo dato il cuore e l’anima a questa nuova am­ministrazione. Dialogo, me­diazione, il rispetto della pa­rola data, equilibrio, collaborazione per l’interesse della collettività sono da sempre gli ingredienti per una buona e sana politica» hanno proseguito i fondatori di “Verona Domani” «ingredienti che non devono mai ed in nessun caso venire meno. Siamo rimasti sempre coerenti con le nostre idee, con la nostra storia e soprattutto nei confronti dei nostri elettori, facendo spesso passi indietro e rinunce. Ma pretendiamo rispetto e la giusta considerazione che ci spetta». Come a dire: leali sì, pazienti anche, ma fino a un certo punto.