Il Consiglio di Amministrazione di ATER Verona (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) ha approvato, dopo il parere favorevole da parte della conferenza dei Sindaci, il Piano Triennale 2022-2024 e il Bilancio di Previsione 2022. Questi due Documenti Programmatici sono di importanza vitale per programmare il futuro di questo ente pubblico che opera nell’edilizia residenziale. «Due documenti – afferma il presidente di ATER, Matteo Mattuzzi – che ci consentono di delineare le strategie aziendali per i prossimi tre anni. Soprattutto, in un momento come questo dove è fondamentale partire con le idee ben chiare per recepire le risorse messe in campo dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), dal «Superbonus 110%» e dal «Sismabonus»».
Il Piano Triennale 2022-2024 prevede interventi su 867 alloggi che si prevede di manutentare sia dal punto di vista energetico che costruttivo, per un costo stimato in euro 40.367.860,40. «Interventi – continua Mattuzzi – necessari per rimodernare il nostro patrimonio edilizio e renderlo adeguato alle nuove esigenze energetiche e sismiche». Tra gli interventi è inserito anche quello di riqualificazione urbanistica e sociale, previsto a Legnago, il cui iter è ora presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze e che vede ATER impegnata per un importo di 16 milioni di euro.
«Questo intervento – specifica Mattuzzi – che comprende 270 alloggi in loc. Casette, vuole rivitalizzare, attraverso la creazione di una serie di spazi comuni, il tessuto sociale e urbano della zona». Il Bilancio di Previsione 2022, invece, prevede un’intensa attività incentrata al recupero del patrimonio immobiliare esistente, anche in forza degli indirizzi che giungono dalla Regione Veneto. La previsione, pur appesantita dalla voce dell’imposta IMU, per circa 700.000 euro, porta ad un utile di 243.805 euro e considera anche nuove assunzioni al fine di rafforzare la struttura organica, ad oggi impegnata in via straordinaria proprio per gli importanti interventi sul territorio. «Il 2022 sarà un anno fondamentale – insiste il Presidente – in quanto stanno arrivando moltissime proposte, da parte dei General Contractor, di partenariato pubblico e privato finalizzato all’utilizzo del Superbonus 110%. Si calcola che gli interventi legati a questo bonus energetico potranno interessare 87 edifici, situati in tutta la provincia di Verona, per quasi 1.400 alloggi e per una spesa stimata in 50 milioni di euro».
Rafforzare la struttura organica di ATER Verona è, dunque, fondamentale anche per gestire i finanziamenti che arriveranno dal Fondo Complementare al PNRR che la Regione Veneto, in sinergia con l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Verona metterà a disposizione sia per l’efficientamento energetico sia per il miglioramento sismico. «Stiamo lavorando – conclude Mattuzzi – in sintonia con tutto il CdA di ATER e con il direttore, l’ingegnere Franco Falcieri, nell’ottica di cogliere in pieno le opportunità legate al «Superbonus 110%», al «Sismabonus» e al PNRR. Dobbiamo avere le progettualità pronte sui nostri tavoli di lavoro, al fine di anticipare i tempi stretti imposti dai crono-programmi finanziari previsti dalla normativa. Siamo chiamati, dunque, a dare il massimo affinché queste opportunità siano ben gestite per favorire il miglioramento energetico e sismico dei nostri edifici e di conseguenza per migliorare la vita dei nuclei famigliari che vi abitano e di quelli che li abiteranno».