“Scelte incomprensibili e dannose per il Veneto e Verona, se sinistra e grillini intendono bloccare l’Italia e ridurla alla povertà non resteremo alla finestra: sono pronto a scendere in piazza al fianco di chi, da oltre un anno, è senza lavoro”. Va giù duro il consigliere regionale Filippo Rigo, vicecapogruppo di Liga Veneta per Salvini premier, sul decreto riaperture.
“Per una regione altamente vocata al turismo come la nostra – spiega il consigliere – dove ogni anno arrivano oltre 70 milioni di turisti, soprattutto stranieri, e per una provincia come quella di Verona, con la sua città d’arte, quarta in Italia per numero di visitatori, e i Lago di Garda, meta estiva di turisti italiani e tedeschi, questa scelta è un disastro e un danno enorme su tutti i fronti. Questo decreto va a favorire i nostri diretti competitor turistici e mete vicine come Spagna, Grecia e Croazia, leggendo le misure è chiaro che chi lo ha scritto non conosce la realtà del mondo del lavoro”.
“Senza contare – prosegue Rigo – che i vari parchi tematici come Gardaland e Caneva potranno riaprire solo il primo luglio e oltre alla perdita di guadagni si sommerà la difficoltà di mantenere i posti di lavoro”.
“Tornano ad essere colpite duramente le attività produttive – prosegue Rigo – incomprensibile il coprifuoco fino alle 22 e i locali aperti all’aperto fino al 1 giugno, per poi riprendere al chiuso ma solo fino alle ore 18. Questo è accanimento contro i pubblici esercizi, ma anche gli spettacoli e le manifestazioni, a causa di queste decisioni, salteranno direttamente e non saranno proprio organizzate per tutta l’estate”.
“Non si riesce a capire con che logica siano state prese certe decisioni – prosegue – Le famiglie non ce la fanno più: se negli altri paesi oltre alla salute si tutelano gli interessi dei cittadini, a rimetterci nel nostro sono proprio gli italiani”.