«Non mi aspetto sorprese. Sarà l’occasione per dare un aggiornamento del lavoro che stiamo facendo, ma non aspettatevi particolari novità». Così Fabrizio Viola, amministratore delegato della Popolare di Vicenza e consigliere di Veneto Banca, raggiunto a margine della presentazione del libro “Banche impopolari. Inchiesta sul credito popolare e il tradimento dei risparmiatori”, scritto dai giornalisti di Repubblica Andrea Greco e Franco Vanni (Mondadori Editore). Un evento che si è svolto a Milano, alla presenza di numerosi esponenti della finanza italiana (tra cui l’ex-ceo di Unicredit, Federico Ghizzoni, e Roberto Nicastro, che è stato presidente delle quattro banche salvate lo scorso anno, oltre al finanziere Davide Serra), alla vigilia delle assemblee della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, entrambe in programma venerdì 28 aprile. «Non daremo nuovi numeri, né vi saranno annunci», ha quindi aggiunto Viola, rispondendo alla sollecitazione sull’attesa per il verdetto della Commissione Europea sulle ricapitalizzazioni precauzionali. Un passaggio fondamentale verso la fusione tra i due istituti veneti. Affinché arrivi l’ok, le due operazioni, che implicano l’intervento dello Stato dopo la penalizzazione di azionisti e obbligazionisti subordinati (burden sharing), non devono essere inquadrate dall’Antitrust di Bruxelles come aiuti di Stato.