La stagione delle riforme che sta interessando l’Italia coinvolge direttamente anche il mondo delle imprese: dalla trasformazione del mercato del lavoro alla revisione della Costituzione, dal riordino del sistema del credito alla rivoluzione del welfare. Il tema è stato al centro dell’assemblea annuale di Apindustria, l’Associazione delle Piccole e Medie imprese della Provincia di Verona, che si è tenuta al Park Hotel Villa Quaranta a Settimo di Pescantina, e che ha rinnovato anche la presidenza dopo due mandati triennali di Arturo Alberti. Nella sua relazione il presidente uscente ha puntato il dito sulle questioni irrisolte che sono un macigno sulle possibilità di ripresa economica e che, ha detto, “pesano soprattutto sul sistema delle Piccole e medie imprese che rappresentano il 97% del tessuto produttivo imprenditoriale italiano”, dalla mancanza di una chiara politica industriale al peso fiscale, dall’oppressione e costo della burocrazia alla lentezza della giustizia civile, dal costo dell’energia alle carenze infrastrutturali. Tutti questi temi sono stati al centro della tavola rotonda “Riforme e Imprese”, moderata dal giornalista Lucio Bussi, a cui hanno partecipato Gianclaudio Bressa sottosegretario agli Affari regionali e Autonomie, Francesco Ravazzolo economista, Carlo Fratta Pasini presidente del Banco Popolare, Paolo Agnelli presidente nazionale di Confimi Industria, monsignor Bruno Fasani opinionista e prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona. Al termine del dibattito sono stati consegnati riconoscimenti alle aziende iscritte all’Associazione da trent’anni e sono stati rinnovati i vertici dell’Associazione per il prossimo triennio, che sarà guidato da Renato Della Bella, 47 anni, già vicepresidente di Api e amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Centro Nord Spa di Belfiore.