Con riferimento all’editoriale dal titolo “Agsm non si scherza col fuoco” pubblicato l’11 maggio. Il presidente di Ascopiave SpA dottor Nicola Cecconato interviene per contestare integralmente quanto asserito, chiedendo di procedere a rettifica “in quanto non veritiero e gravemente lesivo”. “Anzitutto,- si legge nella richiesta di rettifica – del tutto infondata è l’affermazione secondo cui “Ascopiave è da tempo un poltronificio in perdita”, che risulta completamente falsa e smentita dai dati resi pubblici e dunque agevolmente consultabili. La Società ed in generale il Gruppo Ascopiave, infatti, come chiaramente riscontrabile nei bilanci e nelle comunicazioni al mercato pubblicati anche sul sito internet, da sempre, ha prodotto risultati economici oltremodo positivi. In particolare, dal 2006 (anno di quotazione) ad oggi, Ascopiave ha distribuito utili complessivi per un valore prossimo ad € 300 milioni (il 61% circa a favore di Asco Holding S.p.A., come noto a prevalente partecipazione pubblica). Anche l’ultimo bilancio (2018) si è chiuso con profitto (e con distribuzione di una cedola pari ad € 0,3383 ad azione e con oltre 40 milioni di euro di utile). Trattasi di informazioni rese pubbliche da Ascopiave ai sensi di legge, dunque disponibili e consultabili da chiunque. A ciò si aggiunga che Ascopiave presenta un rapporto tra debito / patrimonio netto inferiore ad 1,5, di gran lunga tra i migliori, se non il migliore, del settore. Del tutto priva di fondamento è poi l’accusa di essere un “poltronificio”; trattasi di una affermazione falsa e mendace, gravemente lesiva nonchè formulata senza la pur minima verifica e/o elemento di prova”.