ArtVerona è al lavoro per definire il progetto della sua 19^ edizione che segna un importante rinnovamento in termini organizzativi, mantenendo alto il livello qualitativo delle gallerie e dei progetti collaterali voluto da Stefano Raimondi, al quinto anno della sua direzione artistica.
Proseguono i progetti culturali di rilevanza internazionale come Red Carpet e Habitat che anche quest’anno vedrà una stretta collaborazione con i Musei Civici di Verona, in particolare con la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Quest’anno la direzione artistica di Stefano Raimondi sarà affiancata dalla vicedirezione di Elena Forin , curatrice indipendente, docente del workshop di Storia dell’arte contemporanea del corso di laurea di Comunicazione e media contemporanei per le imprese creative dell’Università di Parma, curatrice del progetto Panorama della Quadriennale di Roma.
Novità anche sul fronte dell’Advisory Board di ArtVerona del quale entra a far parte quest’anno Vanessa Carlon , imprenditrice veronese, vicepresidente di Palazzo Maffei Fondazione Carlon e direttrice di Casa Museo di Palazzo Maffei di cui ha contribuito alla nascita.
Già lo scorso anno il board di ArtVerona si era presentato rafforzato con l’ingresso di due nuove figure chiave, Katia Da Ros e Virginia Montani Tesei, che hanno affiancato il lavoro di Antonio Coppola, Giorgio Fasol, Massimo Gazzani e Alessia Zorloni. Per il quinto anno consecutivo l’identità visiva è stata affidata a Studio Temp , studio di graphic design di Bergamo. La campagna grafica del 2024 si basa su un’evoluzione del tema cartografico utilizzato nell’edizione precedente. L’idea è quella di esplorare il concetto di connessione e incontro, temi espressi attraverso l’interazione dei confini che si sovrappongono, si intersecano e si fondono in forme e colori.
Secondo una visione per cui la fiera si estende ben oltre i propri limiti temporali, vi saranno diverse tappe di avvicinamento alla manifestazione durante le quali ArtVerona toccherà geografie e luoghi diversi. Il primo appuntamento sarà al Vinitaly, salone internazionale del vino e dei distillati (14-17 aprile 2024), durante il quale il tradizionale Ristorante d’Autore – che da quest’anno cambia nome in Ristorante d’Arte e d’Autore – vedrà esposte le opere della collezione di Veronafiere, costruita negli anni attraverso il fondo A Disposizione.
Il messaggio dell’arte contemporanea viene così portato nell’universo imprenditoriale del vino attraverso iniziative volte a coinvolgere il pubblico della manifestazione e i protagonisti di un mercato che da tempo manifesta attenzione per i linguaggi visivi. Non mancheranno gli appuntamenti dal taglio consumer: il primo da mettere in agenda è Lives!, in programma lunedì 15 aprile nella Loggia di Fra’ Giocondo. Il format, ormai di successo, è curato da Nicolas Ballario e Rodrigo D’Erasmo e prevede la narrazione in parole e musica della vita di un gigante della storia dell’arte. Lives! si ripeterà anche nelle giornate di fiera all’interno di un esteso programma culturale denominato Art&TheCity, realizzato grazie alla collaborazione con le più importanti istituzioni pubbliche e private della città, quali i Musei Civici di Verona, Fondazione Cariverona, Palazzo Maffei Casa Museo, l’Università e l’Accademia di Belle Arti.