ArtVerona, esposizione di arte moderna e contemporanea centrata su incontro e confronto tra più pubblici e diverse generazioni, apre le sue porte nei padiglioni di Veronafiere. L’iniziativa, diretta da Stefano Raimondi, curatore e promotore, punta alla valorizzazione e al sostegno dell’arte rafforzando l’esplorazione dei linguaggi di sperimentazione e lo scambio tra chi lavora nel settore. L’idea è “creare continue contaminazioni tra il sistema italiano e il sistema internazionale”, racconta il curatore che, per realizzare esposizioni, incontri, format, eventi collaterali e premi, si avvale di un nutrito staff con varie professionalità. L’artista newyorchese Peter Halley, protagonista di “Red Carpet”, grazie all’installazione site-specific “Magic Carpet”, accoglie il pubblico con oltre 400 metri quadrati di tessuto proveniente da materiale riciclato. La sezione speciale “Lab” guarda alle esperienze no profit mentre “POV” (Point of view) si focalizza sulla “connettività” del mondo del collezionismo, degli influencers, dei social media e dei giornali online che stanno trasformando l’universo dell’arte.
L’area “Talk” vede un nuovo allestimento dello studio di architettura “Reverse” e ospita “Cabaret”, programma dal sapore teatrale che narra la contemporaneità per coinvolgere un pubblico sempre più ampio. Tanti i premi e i riconoscimenti tra i quali “Veronafiere per l’arte”, “Premio Display”, “Sustainable Art Prize” e due nuove proposte: “Premio stARTup”, dedicato alle giovani generazioni e “Marval Collection”, concentrato sulle urgenze del nostro tempo. I format “Visiting Collectors” e “Standchat” permettono a istituzioni museali e al vasto pubblico di scoprire gli stand delle gallerie mentre “Habitat” crea inediti spazi immersivi nei quali vivere le opere d’arte. In questa logica rientra la collaborazione con la Galleria di Arte Moderna di Verona (GAM) che propone la mostra di Giulio Paolini “Et in Arcadia ego”. Il confronto con le principali realtà culturali del territorio (Musei Civici, Università, Accademia di Belle Arti, Fondazione Cariverona, Palazzo Maffei, Teatro Nuovo e Eataly Art House) è supportato da “Art&TheCity” in un cartellone dedicato alle performance visive che include, tra gli altri, “Attraverso Veronetta”, passeggiata serale tra i palazzi storici del quartiere, “Lives” focalizzato sulle vite della scultrice Louise Bourgeois e del writer Jean-Michel Basquiat, “Theatre ArtVerona” con lo spettacolo “Pietre Nere” al Teatro Nuovo e “Tomorrows-Notes on the future of the Earth”, video-arte pensata per indagare gli effetti dell’impatto umano sul pianeta, a Castel San Pietro. Una visione articolata quella di ArtVerona e basata, nell’intendimento del curatore Raimondi, su “sequenze, connessioni e interazioni”. Il presente rinnovato e il futuro ipotizzato sono ben rappresentati dalla nuova veste grafica 2023 ispirata alla cartografia e ideata dallo studio grafico bergamasco “Temp”. Il progetto visivo immagina le tante facce del cambiamento globale che tocca ogni aspetto del vivere umano e ridisegna, con astrattismo e cromie, “luoghi dello spirito che invitano a esplorare, scoprire e viaggiare”. La proposta di Temp è orientata a un processo di “semplificazione formale” nella quale la carta geografica racconta gli spazi, raccoglie percezioni, restituisce storie e identità spesso inespresse, crea significati dando voce a persone e comunità. Da sempre l’osservazione di un territorio si comunica con le immagini più che con le parole e questo progetto sembra restituire una visione che incoraggia a condividere e ad aprire nuove scenari.
Chiara Antonioli