Artisti di strada, cambia la musica. Le nuove regole scatenano la polemica Approvato il primo regolamento. L’ok finale è arrivato dal consiglio comunale con l’approvazione del nuovo testo a firma della maggioranza che parla di una piccola rivoluzione. Per la Lega invece si configura come una liberalizzazione

Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per gli artisti di strada ma dalle opposizioni arriva un fuoco di sbarramento: sarà un’occasione per rallegrare la cittàò o invece una formula che aumenterà l’accattonaggio?
Il regolamento è stato approvato con 20 voti favorevoli e 6 contrari (consiglieri Bertaia, Bozza, Mariotti, Polato, Russo, Zavarise) e disciplina l’esercizio delle arti di strada nel territorio del Comune di Verona.
Lungo e complesso il confronto sostenuto in aula da consiglieri dell’opposizione, che hanno ripetutamente richiesto il ritiro del testo deliberativo per un nuovo esame in sede di commissione consiliare.
Una richiesta respinta dall’Amministrazione, che proprio per venire incontro alle minoranze, dopo una prima presentazione in aula della delibera alcune settimane fa, ne ha rivisto il testo in commissione emendandolo anche con l’accoglimento di alcune modifiche ritenute valide provenienti dai consiglieri di opposizione.
Da ieri, quindi, sono considerate ‘arti di strada’ tutte le attività artistiche, performative e creative aventi carattere musicale, teatrale, figurativo, visuale, espressivo ed in ogni ulteriore senso più ampio e libero proprio delle arti, svolte individualmente o in gruppo, con carattere di estemporaneità in spazi aperti al pubblico.
Queste attività devono essere svolte senza un corrispettivo predeterminato o di un titolo di accesso per assistervi. E’ invece consentita la raccolta di offerte libere.
Attività che potranno essere svolte gratuitamente e con una nuova modalità di richiesta della concessione spazi semplificata e facilmente accessibile a tutti attraverso piattaforma informatica.
Si punta così a promuovere, dice la maggioranza, le attività dell’arte di strada, non solo con modalità semplificate di concessione, ma anche attraverso l’organizzazione di iniziative ad essa espressamente dedicate, come concerti, esibizioni, rassegne e festival, valorizzandone il carattere artistico e professionale, la qualità, la ricerca di nuove proposte, gli elementi di attrattività turistica e culturale e sostenendo progetti di creazione e formazione artistica sul territorio comunale.
Per il consigliere della Lega Nicolò Zavarise, però, “questo regolamento si configura senza dubbio come una liberalizzazione a dissimulate forme di accattonaggio autorizzato, perchè un conto è creare opportunità per chi davvero possiede doti culturali e artistiche, un conto è invece l’improvvisarsi artisti al fine di fruire di uno spazio autorizzato per elemosinare”.
Ma il movimento Traguardi difende la scelta:   “La forma di controllo preventivo chiesta dalle opposizioni complica moltissimo la disciplina e lascerebbe ampio spazio di discrezione alle commissioni che dovrebbero valutare. Si rischierebbero, dunque, forme di censura che sono il contrario della libertà di espressione che è propria dell’arte. Il regolamento eviterà episodi dannosi”.
Ma non si esclude un ricorso al Tar.