E’ partito il conto alla rovescia per l’Arsenale. Tempo 542 giorni da oggi e il compendio avrà tutti i tetti nuovi e sarà a posto dal punto di vista sismico.
Oggi è stato aggiudicato l’appalto dei lavori, il cantiere partirà a giorni e si concluderà solo a intervento ultimato, tra circa un anno e mezzo.
A vincere la gara del valore di circa 7 milioni di euro è stata un’associazione temporanea di impresa di Padova, composta dalle ditte Ruffato Mario S.r.l., Vivere il legno S.r.l. e R.W.S. S.r.l., che hanno battuto le altre 21 ditte partecipanti grazie alla qualità tecnica degli interventi proposti.
Si tratta di lavori fondamentali per il recupero e il riutilizzo dell’Arsenale. Diversamente da come si potrebbe pensare, quando si interviene su un edificio già esistente, i primi elementi da ripristinare sono infatti le coperture e la tenuta strutturale dei muri, tanto più che le fondamenta dell’ex complesso militare risultano in buon stato, come confermato dallo studio di Politecnica. Una volta messi in sicurezza i tetti e i parametri antisismici, si può intervenire sugli interni. Nello specifico si tratta di mettere ad una mole di coperture pari a 22 mila metri quadrati di superficie. Che, nello specifico, significa che verranno rifatti tutti i tetti delle palazzine dell’ex Arsenale, ad eccezione della palazzina di Comando, l’unica che non necessita di tale intervento. Si parte dalla Corte Ovest, quella destinata ad ospitare l’Accademia delle Belle Arti, per accelerare l’iter legato al trasferimento della scuola.
E’ il cantiere vero e proprio che da’ il via alla rinascita dell’Arsenale. Gli interventi effettuati fino ad ora, come l’abbattimento degli edifici non vincolati, la messa in sicurezza di alcune coperture troppo ammalorate e i lavori preparatori per la realizzazione della prima parte del parco, hanno di fatto anticipato il cantiere per eccellenza, quello atteso ormai da decenni e per il quale l’Amministrazione ha premuto sull’acceleratore senza mai mollarlo.
Il risultato è l’annuncio di oggi, finalmente si parte, per non fermarsi più. Per il sindaco Federico Sboarina “siamo arrivati al punto di svolta. Dopo decenni di chiacchiere inutili, mentre i cittadini vedevano l’Arsenale cadere a pezzi, ora finalmente si parte. Tempo qualche settimana per allestire il cantiere, poi i cittadini dovranno abituarsi a vedere i lavori, perchè si fermeranno solo una volta completati. Non posso che essere orgoglioso di questo traguardo. Primo, perchè è il frutto di un lavoro incessante iniziato poche settimane dopo il mio insediamento e mai interrotto nemmeno durante la pandemia. Un percorso condiviso con la cittadinanza, perchè saranno i veronesi i primi a beneficiare e fruire di questo luogo che tornerà più bello ma soprattutto vivibile da tutti. Secondo, perchè il recupero dell’ex Arsenale è uno dei principali obiettivi del mio mandato, ed ora posso fieramente dire che lo stiamo realizzando”.
A dare l’annuncio insieme al sindaco, nel punto stampa in streaming, c’erano gli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto e alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala.
“Il cantiere per il rifacimento dei tetti sarà costantemente seguito dai nostri uffici – ha detto Zanotto-. Ricordo che l’obiettivo di tutta la progettazione è il recupero di un sito esistente, da qui la necessità di partire con la messa in sicurezza e il rifacimento delle coperture, per poi passare gli struttura interna. Parliamo di 22 mila metri quadrati di superficie di coperture, per un appalto di circa 7 milioni e oltre 500 giorni di cantiere programmato. Numeri che danno la cifra dell’intervento”.
“Alla gara hanno partecipato ben 22 ditte – ha aggiunto Segala-. L’Ati vincitrice si è distinta nel punteggio tecnico, ciò a dimostrazione che abbiamo scelto non chi offriva il prezzo più basso ma la qualità dell’intervento. Stiamo davvero accelerando i tempi, in queste ore lo studio di progettazione Politecnica ha depositato il progetto definitivo per il recupero definitivo dell’ex Arsenale, 521 elaborati tra tavole, schede e relazioni”.