Arsenale, lavori al via “Per vent’anni, parole Ora finalmente i fatti” A luglio i lavori per un restauro atteso da molto tempo

L’Arsenale simbolo della ripartenza dopo il Covid. Nel frattemposi sono concluse le procedure per il recupero del compendio militare, che anzi sta per vedere l’avvio vero e proprio dei cantieri.
Dopo molti anni, i veronesi potranno vedere le gru in azione già tra pochi giorni. A luglio partono infatti i lavori per il rifacimento dei tetti della palazzina di Comando, nessuno escluso. Un importante ribasso sui costi di progettazione, ha permesso infatti di inserire nel 1° lotto di interventi il rifacimento di tutte le coperture dell’Arsenale e non solo quelle più ammalorate delle Corti centrali, est ed ovest, programmate all’inizio.
Una volta partito, il cantiere non si fermerà più. Il cronoprogramma stabilito dall’Amministrazione prevede che, terminati i lavori sui tetti della palazzina di Comando, si passi a tutti gli altri, già in autunno. Nel frattempo, proprio in questi giorni, avverrà l’assegnazione del bando per la progettazione definitiva, che deve essere consegnata in sei e mesi e così partirà il restauro vero e proprio.

L’Arsenale è la prima opera pubblica su cui l’amministrazione ha lavorato appena insediata, ma sono molti altri i grandi progetti di rigenerazione urbana che hanno visto la luce negli ultimi due anni, tanti dei quali non solo sulla carta. Si va dall’ex Manifattura Tabacchi in Zai ad Aidge Docks in Borgo Venezia, dalle Gallerie Mercatali in Fiera al Central Park all’ex scalo merci, dal complesso militare di Forte Santa Caterina fino al grande cantiere di Castel San Pietro.
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Non ha nascosto l’entusiamso il sindaco Federico Sboarina, nell’annunciare l’avvio dei cantieri.
“Mai come in questo momento, è motivo di gioia vedere una gru in azione – ha detto il sindaco -. Primo, perchè dopo la terribile pandemia e le ripercussioni sull’economia, un cantiere che parte rappresenta un importante segnale di ripresa di tutto il comparto e, più in generale, delle attività produttive. Secondo, perchè, per ciò che l’Arsenale rappresenta per la comunità, non è un cantiere come gli altri. Sono almeno vent’anni che si parla di recuperarlo e toglierlo dallo stato di abbandono e degrado in cui i cittadini si sono rasseganti a vederlo. Un luogo dalle straordianarie potenzialità che ora, dopo anni di parole al vento, verrà finalmente restituito ai veronesi e alla comunità. Abbiamo fortemente voluto che rimanesse di proprietà pubblica proprio per questo motivo, perchè se c’è un’area che i cittadini sentono come propria è l’Arsenale. Le destinazioni previste lo faranno diventare luogo di aggregazione, spazio culturale e di innovazione artistica, qui si sposterà l’Accademia di Belle Arti, ci saranno un grande mercato e aree aperte a tutti. Per anni, passando da qui, abbiamo visto l’Arsenale decadere piano piano, i tetti sfaldarsi, l’incuria prendere il sopravvento. Tra poche settimane lo vedremo finalmente impacchettato con le impalcature, poi sarà restituito ai cittadini nella sua originaria bellezza”.