ARSENALE DISFIDA INFINITA di Achille Ottaviani

I veronesi adorano i tormentoni se poi questi sono ultraventennali li adorano. Pen­sia­mo al traforo, a Castel San Pietro, per finire è d’obbligo all’Arse­nale. Lì c’è un comitato molto battagliero, capeg­giato stranamente da un bravo ingegnere comunale che si chiama Italo Monaco. Da tempo chi vi aderisce si oppone al progetto presentato da Italiana Costruzioni. Una delle più importanti società di costruzioni italiane che, per chi non lo sapesse, ha restaurato anche i musei Vaticani in quel di Roma.  Sta di fatto che mentre la gente gioca a fare le risse a suon di comunicati e denunce, l’Arse­nale cade a pezzi ed è ormai fatiscente. Ben venga quindi una soluzione definitiva, qualunque essa sia, purchè si ponga fine a questa diatriba demenziale, che a nulla ha portato se non alla distruzione e abbandono della struttura. Non si può dar torto a Caleffi, assessore all’edilizia privata, quando dice che se certe decisioni fossero state prese trent’anni fa, oggi ci sarebbero trent’anni di meno di concessione data al privato. E tra un paio di decenni le opere ritornerebbero in mano al Comune di Verona.