La “detosizzazione” del municipio non è una politica per la città, è solo un’inconcludente espressione di rancore. Lo evidenzia la perdurante inerzia amministrativa ad ormai quasi 8 mesi dalle elezioni. Quanto alla correttezza amministrativa del provvedimento, prima di esprimere valutazioni definitive è bene attendere l’ultimo grado di giudizio: è facile prevedere un ricorso al Consiglio di Stato da parte di Italiana Costruzioni”. Il presidente del Comitato Arsenale Subito ed ex assessore comunale Gian Arnaldo Caleffi frena gli entusiasmi dei “vincitori”. Sabato, lo ricordiamo, è’ stata depositata la sentenza del Tar che respinge, per improcedibilità e infondatezza, il ricorso presentato dalla società Italiana Costruzioni contro il Comune in relazione alla revoca, approvata dal Consiglio lo scorso 28 settembre, della delibera consiliare per il recupero e riqualificazione in regime di project financing dell’ex Arsenale. “Manterremo gli impegni presi con i veronesi, attraverso il percorso amministrativamente più corretto”, ha detto il sindaco Federico Sboarina, “ al momento l’urgenza più stringente era quella di mettere in sicurezza l’Arena, procedendo in parallelo con la definizione sull’utilizzo dell’ex Arsenale per il quale stiamo individuando varie opzioni. Nel frattempo, i cittadini cominceranno a vedere le prime fasi di cantierizzazioni per le manutenzioni straordinarie”. Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri di maggioranza Marco Zandomeneghi, Paolo Rossi, Maria Fiore Adami, Andrea Bacciga, Daniela Drudi, Nicolò Sesso, Vito Comencini, Laura Bocchi, Mauro Bonato, Alberto Zelger, Leonardo Ferrari e Gianmarco Padovani. “Non sono stati mesi facili, soprattutto per le pressioni, mai troppo velate, di chi evidentemente perseguiva altri scopi”, hanno detto. Dure critiche sono arrivate all’ex assessore Bozza e alla grillina Vanzetto. Dal canto loro i consiglieri Pd Federico Benini, Elisa La Paglia si augurano che l’amministrazione venga a capo della questione del recupero dell’Arsenale in modo condiviso. Infine per Michele Bertucco di Sinistra in Comune “si sono rivelati del tutto infondati e inutili anche i tentativi da parte dell’ex sindaco Tosi, dell’ex candidata Bisinella e della stessa Italiana Costruzioni di influenzare la libera volontà dei consiglieri comunali”.