Garantire maggiore equità e giustizia sociale nell’erogazione degli aiuti e migliorare l’efficienza nell’identificazione delle famiglie che più sono nel bisogno. Questi gli obbiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto oggi fra Comune e Università di Verona per la realizzazione di uno studio di fattibilità volto all’adozione, come primo capoluogo d’Italia, del Fattore Famiglia comunale, una rimodulazione della metodologia di valutazione dei parametri Isee, per una più corretta redistribuzione alle famiglie delle prestazioni sociali agevolate. A sottoscrivere il documento il sindaco Federico Sboarina e la presidente di Economics Living Lab Spin Off dell’Università di Verona Michela Sironi. Presenti il consigliere comunale delegato alla Famiglia, l’amministratore delegato di Economics Living Lab Francesco Pecci e il direttore generale del Comune Fabio Gamba. L’applicazione Fattore Famiglia Comunale, sviluppata dalla Cooperativa sociale Economics Living Lab – ELL: utilizza scale di equivalenza più dettagliate e complete rispetto a quelle dell’Isee; fornisce nuovi strumenti operativi di supporto alle decisioni delle Amministrazioni pubbliche in merito all’erogazione degli ‘aiuti sociali’; identifica i soggetti che necessitano di aiuti sociali, assegnando loro una corretta tariffa di fruizione del servizio; indirizza le scelte sull’uso del denaro pubblico verso un utilizzo più equo e corretto a seconda delle caratteristiche effettive dei nuclei familiari, generando anche un risparmio di risorse pubbliche.“Sarebbe di grande soddisfazione per me se Verona fosse la prima città capoluogo ad applicare il Fattore Famiglia – ha detto il sindaco – e per fare questo ci impegneremo al massimo per raggiungere il più velocemente possibile questo risultato”. In Italia l’accesso ai programmi di welfare è riconosciuta attraverso la ‘verifica dei mezzi’ di sostentamento di ogni famiglia, secondo quanto è desumibile dal calcolo dell’Isee – Indicatore Socio Economico Equivalente. In base all’Isee vengono determinate le tariffe dei servizi sociali quali: l’iscrizione e le rette degli asili nido, le rette delle scuole dell’infanzia, delle mense, del trasporto scolastico, e le agevolazioni per tasse universitarie, diritto allo studio, accesso ai prestiti d’onore, servizi socio-sanitari domiciliari e contributi di locazione. Attraverso lo studio di fattibilità, che sarà redatto da ELL sulla base dei dati forniti dal Comune, sarà valutato per ogni singolo servizio comunale l’impatto derivante dall’applicazione del Fattore Famiglia al calcolo dei contributi erogati. Da un sistema a scaglioni, infatti, impostato sui soli parametri Isee, si passerà ad un calcolo più equo a tariffazione lineare, con una soglia minima, al di sotto della quale la famiglia paga la tariffa più bassa, ed una soglia d’accesso sopra la quale la tariffa applicata è la massima.