Arena, la sconfitta di Tommasi. Scontro frontale nel primo consiglio di indirizzo Bocciata la proposta del sindaco di aprire una manifestazione d’interesse per trovare il sostituto di Cecilia Gasdia. “Tempi troppo stretti”. Lui replica: “Verona non vuole crescere”. Fratelli d’Italia attacca: “Non fa squadra”. Traguardi lo difende

Damiano Tommasi 18072022_TOMMASI_PRESENTAZIONE GIUNTA ©DANIELA MARTIN

Il nuovo Consiglio di indirizzo della Fondazione Arena, nella sua prima riunione, ha bocciato la proposta del sindaco Damiano Tommasi, presidente dell’ente, di aprire una manifestazione d’interesse per cercare un nuovo sovrintendente e sostituire Cecilia Gasdia che scade il 4 marzo. Cinque giorni per raccogliere le candidature (compresi sabato e domenica) e poi le candidature pervenute sarebbero state valutate collegialmente dal Consiglio di indirizzo ai fini della formulazione ufficiale da parte del Ministro della Cultura. La proposta messa ai voti, non ha però trovato il sostegno della maggioranza. A votare a favore i consiglieri Marilisa Allegrini e Stefano Soso. Contrari Giuseppe Riello, Serena Cubico, Federico Pupo, Samuele Marconcini, sostanzialmente perché i tempi sarebbero troppo stretti.
Tommasi non l’ha presa bene: “Quanto accaduto è un fatto gravissimo e non credo sia un buon inizio – ha detto il sindaco Damiano Tommasi al termine della riunione – Le motivazione che hanno accompagnato il voto contrario di quattro dei membri del Consiglio le ritengo decisamente poco strutturate considerando anche il fatto che mi è stato impedito di procedere prima di oggi con la manifestazione d’interesse motivando con la necessità che a provvedere fosse il nuovo Consiglio. Mi rendo conto che prevale il timore di mettersi in competizione per paura che emergano professionalità e competenze più elevate, un limite di questa città che ho più volte rilevato. Prendo atto che in questo nuovo Consiglio si pensa di fare molta politica, rifletterò di conseguenza sul mio futuro in Fondazione. Mi sono trovato di fronte un CdI che non prende una strada compatta per dare forza e sostegno ad un rinnovamento che la città si aspetta. Il CdI ha responsabilità verso la città e i veronesi e non solo verso Fondazione Arena di Verona.
Sicuramente farò di tutto per tutelare la città anche perché sono molto preoccupato per la gestione degli eventi olimpici che ci attendono e che dovranno restare nella storia di Verona, ma che sono stati gravemente trascurati sinora. Una banale manifestazione di interesse di 5 giorni ha messo in crisi equilibri legati a logiche consolidate che non mi appartengono. Serve invece essere liberi e avere un po’ di coraggio per adottare metodi nuovi e più trasparenti. La città merita altro e deve guardare avanti”.
Convocato per il 2 marzo alle ore 14 il prossimo CdI con all’ordine del giorno l’indicazione del nominativo da sottoporre al Ministro per la nomina a Sovrintendente.
Molte le reazioni politiche e all’interno delle istituzioni dove si è vissuta una giornata difficile e a tratti tempestosa.
Il centrodestra attacca Tommasi, Forza Italia critica e il centrosinistra va in ordine sparso.
Ciro Maschio, parlamentare di Fratelli d’Italia accusa il sindaco di voler giocare con regole proprie e di portarsi via il pallone se gli altri non ci stanno e lo invita a giocare in squadra con gli altri soggetti: privati che tanto hanno fatto già da anni per riportarla in alto.
“E’ tempo di valorizzare la nostra Fondazione insieme alla Regione, al ministero e agli altri soggetti”, dice Maschio.

“Bene Damiano”. “No, incompetente’’. Traguardi si schiera col sindaco, il Pd riflette; Fdi attacca. FI: “Bando poco credibile”

Il sindaco incassa l’appoggio dei consiglieri comunali di Traguardi: “Il metodo proposto da Tommasi è in linea con quanto prevede la nuova normativa nazionale delle fondazioni lirico-sinfoniche, ancorché non operativa, ossia la ricerca dei sovrintendenti tramite bando internazionale. Inoltre è l’unico adottato dalle grandi istituzioni culturali mondiali (musei, teatri e così via) per identificare i loro ruoli di vertice e garantisce trasparenza”. “È preoccupante – aggiungono i consiglieri comunali I consiglieri comunali di Traguardi Beatrice Verzè (capogruppo), Giacomo Cona e Pietro Trincanato – che anche i membri del Consiglio d’indirizzo che hanno già avuto modo di operare all’interno di Fondazione Arena non riconoscano che a fronte del risanamento – oggettivo, ma per buona parte ottenuto tramite il commissariamento del recente passato – questa istituzione debba anche fare i conti con delle criticità importanti che riguardano la valorizzazione delle maestranze, un numero ingente di vertenze sulle quali non è possibile sorvolare e rapporti pressoché assenti con la città, senza contare la scarsa offerta culturale rivolta a un pubblico nuovo e giovane.È sbagliato far finta che tutti questi problemi non esistano ed è estremamente miope ragionare come se l’unica strada giusta per Fondazione Arena fosse quella della continuità, senza nemmeno poter metterla in discussione. Per questa miopia rischia di pagare l’intero sistema Verona. Sosteniamo pienamente il sindaco Tommasi che, a fronte della gravità di quanto accaduto, si riserva di valutare il proprio futuro all’interno di Fonda
zione Arena”.
E Forza Italia con il deputato di Forza Italia Flavio Tosi, assieme al consigliere regionale e comunale Alberto Bozza e ai consiglieri comunali della Lista Tosi Antonio Lella, Barbara Tosi e Anna Bertaia, alla capogruppo di Fare Patrizia Bisinella, sottolinea: “Tommasi ha poco da arrabbiarsi. Avrebbe dovuto proporre lui direttamente il nome del nuovo Sovrintendente, e se fosse stato un nome di peso e una figura autorevole, in grado anche di riportare alla normalità le relazioni coi dipendenti, sicuramente il Ministero e il Consiglio d’indirizzo, come è prassi, glielo avrebbero approvato”.
“Aprire invece una manifestazione di interesse di soli cinque giorni – aggiungono i consiglieri- per raccogliere le candidature di una figura apicale del più importante (con la Scala) ente lirico italiano, ci sembra un approccio quantomeno superficiale. Cinque giorni sono decisamente pochi, servirebbe qualche settimana per dar tempo agli interessati in Italia e nel mondo di valutare se proporsi, anche perché parliamo di un bando che dovrebbe coinvolgere anche nomi riconosciuti internazionalmente”. “Quantomeno la posizione di Cattolica/Generali, azienda per nulla politicizzata, dovrebbe far riflettere il Sindaco. A meno che – riflette Tosi – la manifestazione d’interesse non fosse una sorta di specchietto per le allodole, con il Primo Cittadino che in realtà ha già un nome in mente. Ma a quel punto meglio allora sottoporre direttamente quel nome a Ministero e Consiglio d’Indirizzo, evitando di indire bandi poco credibili”.
Niccolò Zavarise della Lega è molto duro: “Dal consiglio di indirizzo della Fondazione la città si aspetta competenza, serietà e professionalità, non imbarazzanti teatrini politici che non fanno il bene di nessuno. Se da un lato il sindaco si conferma indeciso, impreciso e insicuro, chi si contrappone per partito preso sta giocando col fuoco perché ricordo a tutti che, oltre al resto, sono in ballo molti posti di lavoro e l’immagine non solo dell’ente, ma di Verona nel mondo. Per questo è necessario che tutti coloro che fanno parte di questo prestigioso consiglio di indirizzo siano richiamati ad un doveroso senso di responsabilità, rispettando ciò che è stato fatto in passato per rilanciare la Fondazione, ed operando con serietà e rispetto per Verona e i veronesi”.
Dal Pd nessuna dichiarazione ma in serata il sindaco si è riunito con i suoi consiglieri comunali per fare il punto sulla situazione e alcuni, pur stigmatizzando la scelta di Cattolica di schierarsi contro Tommasi, hanno sollecitato a ricucire il più in fretta possibile lo strappo.