“Un passaggio epocale sulla sicurezza del nostro monumento e delle centinaia di migliaia di persone che assistono all’opera e ai concerti. La nuova centrale elettrica che presentiamo oggi è il primo passo per la ristrutturazione completa dell’anfiteatro, con un cronoprogramma di interventi che nei prossimi anni si susseguiranno da ottobre a marzo. Finalmente, i concerti extra lirica in Arena potranno svolgersi senza i tir per la generazione di energia che si posizionavano a ridosso dell’Anfiteatro stesso. Un’evoluzione tecnologica con effetti positivi anche sulla riduzione di inquinamento atmosferico e acustico, oltre che sull’impatto visivo. Un servizio a supporto inoltre dell’attività della Fondazione Arena, chiamata ora a gestire direttamente l’extra lirica”. Cosi il sindaco Federico Sboarina, alla presentazione della nuova cabina di trasformazione di energia elettrica ad uso dell’anfiteatro Arena, collocata sotto parte della gradinata di Palazzo Barbieri. Presenti gli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto e al Patrimonio Edi Maria Neri, il presidente di Agsm Michele Croce con il direttore Area Lavori ing. Alberto Spada, il direttore operativo della Fondazione Arena Gianfranco De Cesaris e il conservatore dell’Arena ingegner Sergio Menon. L’intervento, a costo zero per il Comune, è stato realizzato da Agsm attraverso la formula del contratto di sponsorizzazione che ha previsto, in cambio dei lavori, l’intitolazione del palazzetto dello Sport ad Agsm per i prossimi 9 anni. L’importo complessivo dei lavori è di circa 2 milioni di euro. Il nuovo impianto sostituisce la vecchia cabina di trasformazione, in corrispondenza dell’arcovolo 50, non più idonea nei contenuti tecnologici, con vecchi fili elettrici degli anni Cinquanta, critica per gli aspetti della sicurezza e non in grado di far fronte ai carichi energetici richiesti dagli spettacoli di extra lirica. Di qui la necessità di sopperire con generatori mobili, posizionati di volta in volta all’esterno dell’anfiteatro. “Agsm ha investito 2 milioni di euro per predisporre una cabina di tecnologia e potenza elevatissime, adeguate a un teatro all’aperto che ospita spettacoli e visitatori da tutto il mondo – ha detto il presidente Croce-. Abbiamo sostituito il vecchio impianto che presentava alcuni problemi di sicurezza che non riusciva a rispondere adeguatamente alle esigenze energetiche, in particolare degli spettacoli dell’extra lirica. Questa nuova cabina può contare anche su un sistema di controllo da remoto e di un quinto trasformatore di soccorso, scongiurando così l’utilizzo di gruppi elettrogeni aggiuntivi che sono inquinanti sia sotto l’aspetto acustico che della qualità dell’aria. Abbiamo inoltre liberato, come richiesto dalla Soprintendenza, l’anfiteatro da un’infrastruttura invasiva, contribuendo a preservare l’integrità del monumento. Un impianto che guarda al futuro dell’Arena, della sua fondazione lirica e della città di Verona”. Dal punto di vista tecnico la nuova centralina garantisce un’affidabilità superiore, in quanto alimentata da tre distinte ed autonome sottocentrali cittadine; dispone di una potenza minima garantita di prelievo pari a 1.800 KVA e massima pari a quella erogabile dai quattro trasformatori da 630 KVA installati; dispone di un quinto trasformatore di soccorso di pari taglia rispetto ai quattro trasformatori con cui è stato articolato l’impianto, consentendo continuità di funzionamento degli impianti in caso di guasto di uno qualsiasi degli altri trasformatori;