Esultiamo anche noi per la conquista delle Olimpiadi Invernali del 2026, conquistate dal tandem Milano-Cortina. La conclusione dei giochi avverrà nell’anfiteatro areniano di Verona. Da quando ho iniziato questo mestiere ho sempre sostenuto con inascoltata cocciutaggine che l’Arena non poteva non essere solo lirica. Con lentezza colpevole, il tempo mi sta dando ragione. Sono arrivati i concerti, On Ice di Calzedonia, i super spettacoli di Adriano Celentano. L’Arena potrebbe essere un grande contenitore anche del grande tennis mondiale. E non solo. D’inverno potrebbe diventare una delle più belle piste di pattinaggio del mondo, che potrebbe potuto attrarre, nei mesi freddi, un numero considerevole di turisti e appassionati. Come Central Park a New York, chi non la farebbe una pattinata sul ghiagccio in Arena? Quel giorno verrà grazie alle Olimpiadi 2026. Ha ragione Zaia quando sostiene che l’appuntamento sarà una sorta di nuovo rinascimento per l’Italia e per il Veneto. La cerimonia di chiusura avverrà proprio all’interno dell’Arena di Verona, con 23 mila presenti e collegamento in mondovisione. Sarà uno spettacolo sul ghiaccio. Ripeto, sul ghiaccio. Proprio quel ghiaccio che avrebbe potuto arricchire Verona ancora di più e che si è invece colpevolmente ignorato. Benvenute Olimpiadi 2026!