Provinciali siamo, provinciali vogliamo rimanere. Premessa d’obbligo, sono sempre stato favorevole ad una soluzione che permetta che gli eventi in Arena non vengano interrotti dal maltempo. Dagli anni 70 per questo motivo ho visto perdere milionate di euro. Ritengo per questo il progetto di copertura dell’anfiteatro, presentato dalle società tedesche, necessario e straordinariamente bello. In molti gridano allo scandalo. Invece la copertura permetterebbe, oltre a garantire gli eventi, una protezione del monumento. Ciò che ha realizzato l’azienda di Stoccarda è avveniristico. Si coniuga con armonia con l’esistente. Qualcuno l’ha chiamato “portacipria”, gente affetta da arterio sclerosi. Da aggiungere poi un aspetto importante, quello finanziario, con l’imprenditore “mecenate” Sandro Veronesi, disponibile a finanziare l’opera. Fatto mai successo in passato, nonostante la ricca schiera di imprenditori che annovera il territorio. Dovremmo fargli un monumento. Invece, il provincialismo è una malattia incurabile. Non solo non c’è riconoscenza, ma il contrario. Nascono sui social gruppi che gridano “boicottiamo Calzedonia”. Votati a morire provinciali. Al peggio non c’è mai fine.